Una rete di giovani per le Alpi di domani

15 maggio 2010

Il “1° Forum interdisciplinare dei giovani ricercatori per le Alpi di domani”, svoltosi a Torino il 23 aprile scorso, è stata realmente, al di là delle semplici dichiarazioni di intenti, un’occasione di incontro, discussione e confronto che ha favorito la creazione di reti tra i giovani che si occupano di tematiche alpine. Durante l’intensa giornata di lavori, organizzata dall’Associazione Dislivelli in collaborazione con i Dipartimenti di Scienze dell’Educazione e Interateneo Territorio dell’Università e del Politecnico di Torino, le diverse sessioni tematiche hanno affrontato, da differenti punti di vista, interni alle discipline accademiche, ma anche applicati alle realtà territoriali, questioni legate a sistemi territoriali alpini, modelli di sviluppo nelle Alpi, tipicità e produzioni agroalimentari, vecchi e nuovi abitanti per la montagna, immaginario alpino e sue rappresentazioni, gestione del suolo, biodiversità e cambiamenti climatici, progettazione nelle Alpi, media e comunicazione.
Il riemergere, in varie relazioni, di alcuni temi ha evidenziato l’affiorare di nodi problematici di attualità per i quali non soltanto è possibile, ma anche auspicabile, una lettura multidisciplinare: l’urbanità in ambiente alpino e la costruzione dei territori attraverso reti lunghe e corte; la ridefinizione di marginalità delle Alpi; la questione delle identità alpine e delle molteplici rappresentazioni della montagna che devono essere ricomposte per una governance responsabile e consapevole; modelli di sviluppo innovativi che coinvolgano vecchi e nuovi settori produttivi; esperienze di cittadinanza attiva e nuove forme di gestione diretta del territorio da parte degli abitanti; gestione delle risorse e sperimentazione di nuove tecnologie per la sostenibilità ambientale.
Raccogliendo il testimone del convegno “Le Alpi e l’Europa” del 1973, in cui Piero Bassetti, anticipatore come spesso è accaduto, si faceva portavoce dell’idea che le Alpi fossero un sistema complesso a cerniera dell’Europa, e alla luce di altri importanti momenti di riflessione sul mondo alpino e per il suo governo, anche il Forum torinese ha inteso dare un contributo per scardinare stereotipi e dare una descrizione “al futuro”, integrata e articolata, della montagna.
Come ratificato da Italia, Austria, Francia, Germania, Liechtenstein, Monaco, Slovenia, Svizzera e Unione Europea nel 1991 nella Convenzione delle Alpi, l’area alpina è stata riconosciuta di importanza globale: un variegato territorio in cui natura, economia e cultura sono in stretta correlazione e in cui le caratteristiche specifiche che ne determinano l’identità devono essere tenute nel dovuto conto, trascendendo dai confini nazionali, per un suo reale rilancio.
Dal confronto sono emerse, dunque, le direzioni scientifiche intraprese dai giovani ricercatori italiani, ma anche le buone pratiche di associazioni ed enti del territorio che si stanno già spendendo per la messa in atto di operazioni di sviluppo locale. Mettendo in rete le esperienze, gli strumenti di ricerca, gli interessi e fornendo stimoli nuovi per proseguire nella ricerca e nell’azione, si è voluto dare vita a inedite collaborazioni interdisciplinari. Ci sembra che i segnali di una volontà reale al “lavoro di squadra” siano evidenti: il dialogo prosegue anche in vista di nuovi incontri che l’Associazione Dislivelli sta organizzando. Gli atti del Forum, che raccoglieranno i frutti più maturi di queste riflessioni e che saranno pubblicati nel prossimo autunno, consentiranno un ulteriore momento di condivisione non soltanto di saperi scientifici, ma anche e soprattutto della passione per la montagna alpina.
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Federica Corrado e Valentina Porcellana

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