Tributo all’antropologia alpina

1 giugno 2012

Paolo Sibilla, Approdi e percorsi. Saggi di antropologia alpina, Leo S. Olschki editore, Firenze 2012. 228 pagine, sip.

Paolo Sibilla, nativo di Rivoli all’imbocco della Valle di Susa, è uno dei riferimenti storici della ricerca antropologica torinese riferita alle Alpi, e nel dettaglio ad alcune regioni alpine piemontesi e valdostane: la Valsesia (in particolare il paese di Rimella) inserita nel complesso fenomeno migratorio dei Walser e l’abitato di La Thuile in alta Valle d’Aosta, correlato all’epopea delle miniere, cui Sibilla ha dedicato due volumi che gli hanno richiesto una lunga ricerca sul campo.

Il professor Sibilla è un ricercatore curioso e originale, che nel tempo si è occupato con vari studi anche di argomenti apparentemente “laterali”, non evidentemente collegati tra loro ma ben correlati nel suo sguardo e nel suo pensiero. Questo libro raccoglie appunto i suoi saggi più importanti di antropologia alpina, pubblicati in molti anni di attività, talvolta rielaborati e aggiornati, come pure aggiornata risulta l’ampia bibliografia che correda il volume.

Alcuni lavori sono ben noti agli studiosi, come per esempio il saggio sui ghiacciai del Monte Rosa nell’immaginario delle popolazioni alemanniche della Valle d’Aosta o quello sui fattori di mobilità in alcune comunità walser delle nostre Alpi; altri risultano più dimenticati e per questo degni di nota: articoli vicini alla tradizione antropologica classica come quello su “Uomini e animali in Valle d’Aosta e altrove”, oppure articoli che affrontano materie insolite – almeno per gli antropologi – come lo studio sulla stazione del Sestriere e “I rapporti fra una dinastia di imprenditori e il territorio”, oppure la relazione sul mito del “Barun Litrun” in una ballata epico-lirica della tradizione culturale subalpina, che Sibilla ha presentato a Palermo nel 2007. Infine vanno segnalati altri due temi che stanno a cuore allo studioso torinese: il ruolo latente della natura femminile nella tradizione culturale alpina e le pratiche terapeutiche a cavallo fra la tradizione dotta e le tradizioni popolari. A quest’ultimo argomento il professor Sibilla ha dedicato la sua lectio magistralis del 2011.
Enrico Camanni

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