Spa, quando i turisti vogliono stare bene

30 aprile 2013

Quando Spa è l’acronimo di Salus per aquam è molto più rilassante. Le terme, il più recente fenomeno turistico del nostro secolo, hanno una profonda tradizione, occidentale e orientale. E da noi, sono sviluppate soprattutto nelle valli alpine o appenniniche.

Nonostante prestazioni e servizi vengano spesso inclusi in pacchetti-offerta turistici che rendono difficile quantificare la portata totale di questo fenomeno, le analisi svolte negli ultimi anni da FederTerme consentono di delineare il profilo degli utenti delle stazioni termali. Sono gli over 60 il principale target per questo tipo di vacanza, seguiti subito dai giovani di età compresa fra i 18 e i 24 anni e dalle famiglie con figli. Fra le motivazioni che hanno spinto i viaggiatori a scegliere mete termali spiccano la voglia di relax, la possibilità di dedicarsi al benessere e alla cura del corpo e di godere delle bellezze naturali del luogo.
I dati descrivono un settore in forte crescita ed espansione che, nel 2011, contava 380 aziende termali, la metà delle quali dislocate nel Nord Italia. Tra queste la Valle d’Aosta con la stazione di Pré-Saint-Didier e quella di recentissimo recupero di Saint-Vincent, inaugurata lo scorso anno. Posta alla confluenza fra la valle di La Thuile e quella della Dora Baltea, la stazione di Pré-Saint-Didier è stata ripristinata nel 2000. Con i suoi servizi e l’offerta di pratiche termali, sale relax, solarium e piscine all’aperto ha registrato lo scorso anno 103.733 presenze, assicurando alla Valle un turismo stabile anche in bassa stagione. Fra le motivazioni che hanno spinto i viaggiatori a scegliere mete termali spiccano la voglia di relax, la possibilità di dedicarsi al benessere e alla cura del corpo e di godere delle bellezze naturali del luogo. Sono ancora molti gli ospiti che frequentano la stazione in giornata: arrivano a metà mattina e vanno alle terme, dove stanno fino a pomeriggio inoltrato; prima di rientrare fanno un giro in Valle, cenano in uno dei tanti ristoranti convenzionati con la struttura e tornano a casa. A questi seguono villeggianti e proprietari di seconde case, incentivati a tornare nella Valdigne da un’offerta sempre più articolata. Il fenomeno, in rapida espansione, sta interessando amministratori, tecnici e Associazioni della Valle d’Aosta che, consapevoli delle potenzialità del territorio, pensano alla definizione di nuove strategie, organizzando le risorse già esistenti in forme nuove, competitive e in grado di attrarre una fetta sempre più grande dei turisti di questo comparto.

Alle terme di Pré Saint-Didier, in un giorno feriale, un adulto spende un minimo di 44 euro: la quota comprende l’ingresso nella struttura e l’accesso al buffet di prodotti locali. La stessa cifra è quella che spende uno sciatore adulto per trascorrere una giornata sulle vicine piste di Courmayeur.
Numeri del turismo termale alla mano: è l’ora di mettersi a fare i conti.
Daria Rabbia

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