Intercomunalità possibile

14 luglio 2010

Il Cantone di Glarona (a nord dei Grigioni) dal 1° luglio 2010 dilata i confini delle circa 70 comunità locali attraverso la costituzione di tre distretti intercomunali (Glarona nord, centro e sud). La notizia ha suscitato sentimenti ambivalenti, ma stimati risparmi di 6 milioni di franchi (4 milioni e mezzo di euro) dalla diversa gestione dei servizi locali e dell’amministrazione locale, hanno calmato gli animi.
I dibattiti sui processi di contrazione locale sono iniziati in Svizzera già nel 2009, a fronte del rapporto confederale sulle “zone a scarso potenziale economico”. Nelle discussioni pubbliche seguite a questo rapporto erano già emerse nel 2010 posizioni interessanti pur se opinabili, tra cui il suggerimento da parte di alcuni partiti di destra dei Grigioni di chiudere il rubinetto di spesa e di investimento in aree marginali di montagna. Questa possibilità aveva suscitato denso clamore e risentimento, ma pur non avendo avuto effetti diretti, gli esiti dei dibattiti sono stati traslati nell’individuazione di strategie di diversa gestione del territorio e dei suoi livelli amministrativi. Questo soprattutto nei cantoni montani, prevalentemente nei Grigioni, negli Uri e Glarona, dove i dibattiti pubblici erano iniziati in realtà già nel 2007 attraverso l’istituzione di un’assemblea generale straordinaria determinata dai problemi economici. Come infatti ha ricordato Fritz Zweifel, ora ex-sindaco di Niederurnen, il problema principale fu scontrarsi con il peso di culture amministrative coltivate da secoli, nella prospettiva di un futuro apparente vuoto culturale, vissuto con paura per la profonda incisione che si sarebbe andata a creare sul territorio. La strategia di rielaborazione delle preoccupazioni iniziali ha puntato, in modo vincente, sul presentare la contrazione come una possibilità di rinnovamento positivo, con la fusione vista come opportunità e come portatrice di benefici. Il primo passo è stato quindi quello di definire come sarebbe stato il nuovo riassetto amministrativo e come si sarebbe stata riarticolata la gestione dei servizi quantificando i miglioramenti in termini di benefici e, non secondario, di costi. Molto rilevante è stata anche l’importanza assegnata alla diversificazione dei tre diversi distretti, con la creazione ad esempio di un Parlamento locale rappresentativo per Glarona Nord e di un Consiglio “allargato” per Glarona sud. Una volta fatta chiarezza non ci sono stati grossi problemi di tipo politico. Naturalmente non mancano, e non mancheranno, le difficoltà, legate soprattutto alla costruzione corretta dei nuovi equilibri politici ed amministrativi.
Alberto Di Gioia

Per saperne di più:
Sito istituzionale cantone di Glarona: www.gl.ch
Nzz ondine: www.nzz.ch

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