Il turista del rifugio

2 ottobre 2015

La guida alpina Roby Boulard è il conosciutissimo gestore del rifugio Willy Jervis nella conca del Pra, in alta Val Pellice. Un luogo molto accogliente, frequentato da turisti, escursionisti e sciatori alpinisti, spalancato su un mare d’erba d’estate e neve in inverno. Roby è stato presidente delle guide alpine del Piemonte e vanta una lunga esperienza di professionista della montagna. Dal suo osservatorio registra i mutamenti dei tempi.

Com’è andata l’estate?
Grazie al bel tempo abbiamo lavorato più che nella brutta estate del 2014, ma con delle sorprese. I pernottamenti non sono cresciuti che del 10-15 per cento, niente di speciale per un’estate così, mentre abbiamo avuto una marea di ospiti che saliva a mangiare e a prendere il fresco. Tutto in giornata. Non so se chiamarli turisti o cosa, sono comunque persone che salgono a piedi (l’apertura della strada in alcune ore non è così fondamentale, forse sarebbe meglio un servizio navetta) e che apprezzano la montagna. Da alcuni anni i pernottamenti diminuiscono inesorabilmente e vengono sostituiti da passaggi più rapidi, gente che va a spasso senza mete particolari, famiglie ed escursionisti della domenica che frequentano il rifugio più di giorno che di notte.

È l’unico cambiamento?
No. Per esempio, dopo trent’anni che attrezzo vie di arrampicata intorno al rifugio, ho ospitato clienti venuti a scalare per qualche giorno. Non gente che cerca grandi itinerari o grandi imprese, ma un periodo di relax e sport in tranquillità. Per questo bisogna spingere sulle vie facili e sulle proposte per le famiglie, anche nel campo dell’escursionismo. È un po’ passato il tempo dei lunghi trekking, oggi funzionano più i giri brevi, i posti belli, l’escursionismo di stampo turistico e familiare.

E gli stranieri?
Nei primi quindici giorni di settembre abbiamo avuto la gradita visita di un bel gruppo di escursionisti tedeschi. Non ne avevo mai visti tanti così. Probabilmente hanno seguito i consigli di una nuova guida in lingua dedicata alle nostre montagne, curata come solo le loro… Anche il neonato parco del Monviso sembra aver fatto la sua parte, perché se n’è parlato a un salone d’oltralpe. Poi ci sono i miei clienti belgi che scalano le cascate di ghiaccio; sono molto affezionati e adesso tornano anche in estate con le famiglie.
Enrico Camanni

Info: www.rifugiojervis.it

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