Cambia anche in Sud Tirolo

2 aprile 2016

Le stazioni sciistiche alimentano i flussi turistici in entrata in numerose vallate della Provincia di Bolzano contribuendo al loro benessere economico. Parte della loro competitività è dovuta agli investimenti che permettono oggi l’innevamento artificiale dell’86% delle piste (Istituto provinciale di statistica della Provincia Autonoma di Bolzano, Astat, 2015). Ciò consente alle stazioni di garantire la fruibilità di buona parte delle piste anche in stagioni caratterizzate da scarse precipitazioni. Contestualmente però, per affrontare i cambiamenti climatici che affliggono anche le Alpi, non subire passivamente il cambiamento culturale dei “turisti della neve” e far fronte alle loro mutate disponibilità economiche, tutte le stazioni sciistiche stanno investendo nell’allargamento della propria offerta turistica. Questo vale sia per le stazioni più piccole come ad esempio Reinswald in Val Sarentino, che per i grandi comprensori come Plan de Corones in Val Pusteria. La stazione di Reinswald, ad esempio, per intercettare il favore degli amanti dello sci alpinismo, che secondo l’ultima rilevazione disponibile effettuata da Astat nel 2011 sta conquistando il favore di un numero sempre maggiore di persone, permette lo scialpinismo notturno in orari stabiliti due volte la settimana. Reinswald ha inoltre scelto di puntare sulle attività per le famiglie e i bambini, in particolare creando una pista e un parco dedicati allo slittino.

La pista, lunga oltre 4,5 km, permette di sfruttare la cabinovia come impianto di risalita ed è aperta anche in notturna nei fine settimana di luna piena. Il parco offre invece la possibilità di imparare da un professionista, appositamente coinvolto nell’iniziativa, le tecniche per governare correttamente lo slittino. Secondo un’indagine curata sempre da Astat, slittare è considerata un’attività socializzante, praticata indistintamente da uomini e donne ed in prevalenza adulti e bambini, per la quale quasi la metà degli intervistati ha detto di rinunciare a praticare altri sport e, in due casi su tre, rinunciare allo sci tradizionale. Il settore è evidentemente ritenuto in crescita tanto da incidere su alcune scelte tecniche di ammodernamento degli impianti. Infatti, secondo le indiscrezioni riportate sul forum online Funivie.org una della novità prevista nella località sciistica di Obereggen per la prossima stagione invernale 2016-2017 sarà la sostituzione dell’attuale seggiovia fissa a 4 posti “Laner” con una più moderna seggio-cabinovia funzionale alla nuova pista per lo slittino lunga 750 metri, che dal rifugio Epircher-Laner condurrà fino alla stazione a valle della seggiovia. Anche Plan de Corones, pur forte dei suoi 116 km di piste da sci e 32 impianti di risalita, ha ampliato la propria offerta turistica rivolgendo una attenzione particolare all’offerta culturale, alla mobilità e agli sport più estremi. Sulla cima del Plan de Corones dal 2015 è stato realizzato il sesto Messner Mountain Museum, Mms Corones, voluto da Reinhold Messner e progettato dal famoso architetto Zaha Hadid. Sempre sulla cima di Plan de Corones a quota 2.275, l’altalena gigante “Skyscraper” è un punto d’incontro per tutti gli appassionati di sport estremi che possono anche cimentarsi tutto l’anno con la “Zip line” più grande d’Europa, il volo agganciati ad un cavo a 100 metri di altezza tra la stazione a monte della cabinovia “Piz de Plaies” e la stazione a valle della cabinovia “Cianross”.

Inoltre, fiore all’occhiello della stazione dal 2014, e premiata come best practice nel febbraio 2016 alla presentazione del progetto Arge Alp “Alpinski”, è il collegamento ferrovia-piste da sci tra Perca e Plan de Corones con il quale si può raggiungere direttamente in treno la stazione e circolare agevolmente fra i comprensori della Val Pusteria.
Andrea Omizzolo, Eurac, Istituto per lo sviluppo regionale e il management del territorio

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