Bourcet: di padre in figlia

17 maggio 2018

Realizzerò per Dislivelli.eu una serie di reportage video per raccontare i progetti che hanno bussato allo sportello torinese “Vado a vivere in montagna”, progetto nato all’interno di InnovAree, realtà promossa da Accademia Alte Terre, Collegio Carlo Alberto, Uncem e SocialFare, Centro per l’Innovazione Sociale. Un lungo viaggio per raccontare il cambiamento attraverso l’obiettivo della videocamera.

E partirò dalla storia di papà Ivo e sua figlia Elena, quest’ultima studentessa presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, che vogliono ampliare la loro impresa agricola. Ivo da 10 anni coltiva patate nella borgata Chasteriran, Comune di Roure, in Provincia di Torino, a 1500 metri, nel vallone di Bourcet. La piccola borgata conta oggi appena quattro residenti, ma diverse seconde case. E’ raggiungibile su strada asfaltata e su un sentiero escursionistico non particolarmente soggetto a slavine, e per questo percorribile agevolmente anche nel corso dell’inverno.

Producono 130 quintali di patate all’anno, che vendono in loco e nelle vallate adiacenti, anche attraverso la fornitura di alcuni punti vendita. Ultimamente hanno avviato la coltivazione di piccoli frutti, soprattutto fragole e lamponi, e intendono intraprendere a breve anche quella di ortaggi, il tutto secondo una logica di turnazione dei terreni. Inoltre coltivano in modo naturale e senza fertilizzanti e pesticidi e in futuro sono interessati ad ottenere la certificazione biologica.
Vorrebbero ampliare l’attività, oltre che con l’avvio della coltivazione di ortaggi, per cui stanno dissodando terreno e contrastando l’avanzata del bosco, ristrutturando parte della loro casa per farne una locanda, in cui offrire la degustazione dei propri prodotti, e realizzare un B&B nei locali al primo piano. Ivo in un prossimo futuro intesterà l’attività alla figlia, in modo da poter dar vita a un’impresa giovanile e femminile.

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