Biodiversità alpina: call for cases

25 novembre 2014

La Fondazione Culturale Responsabilità Etica e il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Trieste, in collaborazione con le riviste Agriregionieuropa e Culture della sostenibilità e in vista del convegno “La biodiversità nascosta
. Valori e pratiche della diversità biologica nelle aree fragili” che si terrà a Rovigo dal 20 al 21 marzo 2015, lanciano il seguente call for cases.

La tutela della biodiversità è posta al centro dell’agenda politica delle istituzioni europee e nazionali. Essa rappresenta un baluardo a difesa delle specie viventi, delle comunità umane e del benessere delle future generazioni. La biodiversità risulta impoverita o minacciata in contesti territoriali molto diversi, da quelli fortemente urbanizzati a quelli rurali in via di abbandono da parte dei residenti. Del pari, l’azione umana può essere essa stessa fonte di biodiversità (si pensi agli ibridi) oppure rappresentare la più grave delle minacce. Siamo di fronte dunque ad un parametro (la biodiversità) difficile sia da cogliere, sia da applicare che da difendere. Da questo nasce il titolo del convegno: biodiversità nascosta sta a significare che è urgente svelare i tanti significati che diamo alla natura in sé, al suo uso e, se vogliamo, alla sua continua creazione da parte dell’uomo. A ciò va aggiunta una specifica angolatura socio-spaziale: si tratta di svelare la biodiversità in contesti territoriali contrassegnati da marginalità sociale e politica, rispetto ai quali la dimensione della biodiversità è decisamente sottovalutata o perché nascosta o perché degradata o perché non inserita in percorsi di emancipazione. Essa infatti è anche un parametro di benessere sociale e la sua inclusione in progetti di riscatto può rappresentare un fattore di successo per la durata degli stessi progetti, per le chance di identificazione con le bellezze della natura, per eventuali occasioni di lavoro e di cura delle persone.

I casi da segnalare e poi eventualmente da portare al convegno dovrebbero riguardare:

  • esperienze di svelamento della biodiversità condivise con persone non esperte, al limite, con persone in condizione di svantaggio (dimensione cognitiva)
  • esperienze di svelamento della biodiversità che hanno permesso di sviluppare professionalità, posti di lavoro, redditi in maniera duratura (dimensione economica)
  • esperienze di svelamento della biodiversità che abbiano rafforzato l’appartenenza alla comunità, il senso civico e l’altruismo (dimensione sociale).

Una lista di possibili casi si trovano al link: http://goo.gl/iqHB2c.

Si invitano studiosi, amministratori, appassionati, praticanti la natura a inviare un breve riassunto del caso che vorrebbero presentare al convegno a ostig@sp.units.it oppure ipesaresi@bancaetica.com entro il 31 dicembre 2014. Nel giro di un mese il comitato scientifico fornirà una propria valutazione del caso. Ai relatori dei casi selezionati verrà offerta la permanenza gratuita durante il convegno e la possibilità di pubblicare nelle riviste media partner, previa valutazione delle rispettive redazioni.

Info: http://goo.gl/iqHB2c

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