Bacco in montagna: le frontiere nascoste del vino allo Spea

15 novembre 2010

Nell’aula magna della Fondazione Edmund Mach dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, il 12 e 13 novembre 2010 si sono confrontati archeologi, genetisti, antropologi e sociologi con l’intento di analizzare le frontiere (più o meno) nascoste della produzione, della trasformazione e del consumo del “nettare degli dei”, il vino. Il 14esimo appuntamento del Seminario Permanente di Etnografia Alpina, infatti, è stato dedicato quest’anno a “Le frontiere nascoste della cultura del vino”.
Le frontiere risultano sempre e ovunque permeabili e ciò crea non pochi problemi a chi indende tracciare la distribuzione areale della vite e ricostruire la mappa genetica della vite a livello europeo. I confini sono un paradosso culturale, anche dal punto di vista viticolo, luogo di incontro e di scontro e per questo particolarmente creativi. I confini creano opportunità inedite. Anche affrontando il tema della vitivinicoltura, le Alpi risultano una “frontiera aperta” che ha consentito la circolazione di beni e di idee.
Se l’area mesopotamica pare essere l’habitat in cui è nata la vite, la domesticazione della pianta è avvenuta in luoghi e tempi diversi ed è ancora in corso. I 5-6 mila vitigni che si contano oggi in Europa sono frutto di una continua selezione e di un lungo cammino di incroci.
«Non si può studiare un vitigno dal suo dna – dice il genetista Attilio Scienza -. L’approccio deve essere multidisciplinare per non perdere la ricchezza di quel vitigno. La varietà è frutto di un processo lunghissimo, che comprende una selezione e una lunga storia di saperi che lega la pianta al suo ambiente, alla mano dell’uomo che l’ha coltivata».
Oltre a un approccio interdisciplinare (antropologia, linguistica, paleobotanica, archeologia, genetica molecolare), gli incontri dello SPEA sono caratterizzati dal metodo comparativo che pone le Alpi come una regione centrale dell’Europa che va messa a confronto con i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, con quelli nordeuropei e orientali.
Valentina Porcellana

Info: www.museosanmichele.it

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