Maurizio Dematteis
Giornalista, scrittore e ricercatore
Ripristinare più che costruire
Bisogna delocalizzare gli elementi a rischio quando diventano indifendibili. E il recovery fund può diventare il mezzo per realizzare questi propositi, nel quadro del great sustainable reset invocato dal World Economic Forum.
di Renzo Rosso
Gestione fluviale fuori scala
La difesa dai e dei fiumi può essere efficace solo su scala di bacino idrografico. Se vogliamo mitigare il rischio geo-idrologico non bastano opere e interventi spot, ma è necessario il recupero degli ambienti fluviali.
di Andrea Mandarino
Il bosco che frena le acque
Boschi e territori gestiti da secoli se vengono abbandonati vanno incontro al “degrado”, che compromette l’erogazione di servizi ecosistemici come la funzione di regimazione delle acque.
di Renzo Motta
Allevamenti e sfide del cambiamento climatico
Quali effetti avrà il cambiamento climatico sulle attività pastorali alpine? È una domanda di particolare suggestione per comprendere come varierà il paesaggio montano, modellato in tanti secoli anche dall’allevamento di animali domestici.
di Luca Battaglini
Epidemiologi e geologi
La figura del geologo viene ricercata nell’immediata post-calamità. Salvo poi rimanere ai margini dei tavoli decisionali per “la ricostruzione”. Dove prevalgono i tecnici costruttori paladini della “rapida sicurezza”.
di Paolo Quagliolo
La strategia di Merano
Il Comune di Merano, tra i primi in Alto Adige, con l’aiuto del centro di ricerca applicata Eurac si è dotato di un piano d’azione per preparare in modo adeguato la cittadinanza alle conseguenze del mutamento climatico.
di Madeleine Rohrer e Claudia Bellasi
Il caso Chiaverano
Dopo gli eventi alluvionali del 2014, sulla Serra di Ivrea fu avviata una collaborazione continua tra cittadini, associazioni e amministrazione comunale. Una mappatura delle situazioni di rischio, un database geografico degli eventi storici e degli interventi realizzati, ma soprattutto l’avvio delle Giornate della Manutenzione Territoriale.
di Roberta Benetti, Nevio Perna e Enzo Ramella
L’adattamento del turismo
App, cibo da asporto, e-commerce e appartamenti al posto di relazioni, ristoranti, camere di hotel o B&B. E’ in arrivo sulle Alpi un nuovo modello di disumanizzazione del turismo spinto dalle grosse piattaforme online. Montanari e amanti della montagna devono reagire prontamente con un manifesto che li veda protagonisti delle loro scelte.
di Daniele Pieiller
Adattarsi alla montagna senza neve
Il riscaldamento climatico offre l’opportunità di passare da un turismo di massa invernale ad uno destagionalizzato e più sostenibile per la montagna. Verrà colta dai frequentatori? Partiamo alla ricerca di indizi.
di Luca Serenthà
NATworking: studio e lavoro immersi nella natura
Spazi sottoutilizzati e spopolamento; digital divide e pendolarismo; assenza di tempo libero e stress da lavoro. Le soluzioni sono scritte nei territori, ricchi di energie da liberare per adattarsi al cambiamento, mettendo a disposizione spazi di lavoro immersi nella natura.
a cura di NATworking aps