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Enrico Camanni
Scrittore, giornalista e alpinista
Val Varaita: le guardie non sono sbirri
La posizione di Bernardino Matteodo, favorevole fin dall’inizio, è chiara: sarebbe stato meglio continuare a gestire noi le nostre zone Sic attraverso il Parco del Po. Ma questo non è più possibile E allora tutto dipenderà dalla qualità delle persone che metteranno a gestire il Parco del Viso. Perché se le guardie cominceranno a fare le fiscali, allora il territorio reagirà sempre peggio.
di Maurizio Dematteis
Un altro parco è possibile
L’anno scorso, grazie ad un viaggio studio Interreg, Daniele Orusa è andato a visitare il Parco Nazionale del Berchtesgaden. Una realtà di frontiera simile alla sua. Dove hanno lavorato ad un vero piano di sviluppo, con attenzione ai bisogni dei residenti, dando lavoro a 90 persone del posto. Un piano improntato al turismo che ha creato una realtà vivibile. Non solo per i turisti.
di Maurizio Dematteis
Il Parco sarà un museo a cielo aperto
Il Parco del Monviso ha spaccato il territorio in due: reazioni dure e contrarie dal Comune di Crissolo che ha comunicato ufficialmente il suo “no” alla Regione. Nelle ultime settimane i toni si sono fatti più pacati e sono iniziate lunghe contrattazioni tra amministratori locali e funzionari regionali. Eppure il primo cittadino di Crissolo ha ancora qualche perplessità: gli abbiamo chiesto perché.
di Daria Rabbia
Il Parco? Un servizio per la montagna
Secondo Hervé Tranchero l’istituzione del Parco del Monviso fornisce un’immagine forte e deve essere un’opportunità per sviluppare il turismo. Ma, mette in guardia, coloro che portano avanti il progetto devono dedicare più tempo per spiegare le loro ragioni incontrando la popolazione e raccogliendo opinioni e punti di vista.
di Simone Bobbio
La Val Pellice si tira fuori
Patrizia Geymonat ha detto con forza no al progetto Parco del Viso. Appoggiata da gran parte della cittadinanza. E anche se ora pare che la Val Pellice venga esclusa, per sua volontà, dal progetto, abbiamo comunque cercato di capire i motivi di questa scelta drastica.
di Andrea Arnoldi
Immagine del Parco
Un Parco oggi deve puntare a sostenersi il più possibile in modo autonomo, come un’azienda, aspirando alla qualità del “prodotto” e alla tutela dei “lavoratori”. Il “prodotto” sono le eccellenze del turismo, dell’agricoltura e dell’allevamento, dell’enogastronomia, dell’artigianato; i “lavoratori” gli abitanti, imprese e associazioni che nel territorio producono ricavi e ne promuovono l’immagine.
di Fulvio D. Marchetti e Ilaria Franceschini Beghini*
La via militare delle Alpi
Tra Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria sono presenti circa 2000 km di strade militari realizzate tra il 1700 ed il 1940. Un patrimonio d’inestimabile valore dal punto di vista storico ed ingegneristico, ma anche paesaggistico e culturale che andrebbe valorizzato.
di Cristiana Oggero
Piante officinali e potenzialità italiane
L’Italia grazie alle sue montagne è uno dei paesi più ricchi d’Europa per biodiversità e patrimonio naturalistico. Eppure in un panorama economico internazionale in cui il consumo di piante officinali sta vivendo un periodo di incremento, nel nostro paese si riesce a produrre solo il 30% del fabbisogno nazionale, mentre il restante 70% viene importato.
di Giada Bellia
Casa della montagna
Castel Masegra, alto sulla città di Sondrio, riapre i battenti grazie alla passione della guida alpina Jacopo Merizzi. Ma non per trasformarsi nell’ennesimo museo, quanto per diventare un luogo vivo dove fare due chiacchiere, inventare progetti, bere birra, conoscere la storia dell’arrampicata e dei mitici luoghi circostanti.
di Luca Serenthà
Esce la terza guida Sweet
Sweet Mountains, la rete del Turismo responsabile sulle Alpi, dopo la magnifica guida sulla Valle del Cervino e la preziosa guida dei Tre Denti di Cumiana, è lieta di annunciare l’uscita della terza guida: la Val Germanasca, terra dei valdesi.