Il blog di Enrico Camanni

Enrico Camanni

Scrittore, giornalista e alpinista

I videoatti sul “Futuro delle Alpi e percorsi di ricerca”

Si è svolto martedì 17 marzo, a Torino, l’evento “Il futuro delle Alpi. Percorsi di ricerca”, organizzato dall’Accademia delle Scienze in collaborazione con l’Associazione Dislivelli. Vi proponiamo per gentile concessione dell’Accademia delle Scienze i videoatti degli interventi.

Dislivelli e Regione Alpina

ECO invita Dislivelli alla giornata sulle strategie dell’UE per la Regione Alpina al Centro comune di ricerca della Commissione europea di Ispra.

Dislivelli.eu giugno 2015

Un numero monografico dedicato ai gestori di rifugio delle Alpi italiane. Realizzato insieme agli amici e colleghi dell’Associazione Cantieri d’Alta Quota in versione web e cartacea.

Custodi della montagna

Chi è il rifugista? Un prezioso e discreto custode del territorio alpino, che ne cura la manutenzione e l’aménagement, tenendo in ordine l’integrità complessiva dell’ambiente, dei suoi percorsi, delle sue strutture, del suo patrimonio storico e culturale. In continua evoluzione.
di Roberto Dini e Stefano Girodo

L’anima del rifugio: storie nella storia

Sarebbe bello quanto interessante tracciare una storia sociale dei rifugi, ancora del tutto mancante. E potrebbe avere due risvolti, a seconda che la si guardi dalla parte dei rifugisti o dei frequentatori…
di Luca Gibello

Tutti in pista!

Ottavio e Olga, gestori del rifugio Teodulo, situato sull’omonimo colle sul confine italo-svizzero a 3317 m di quota, lungo le piste da sci del Plateau Rosa, trascorrono l’80% della loro vita nel rifugio che è diventata la loro prima casa.
di Roberto Dini

L’enrosadira dei rifugi

Anna e Roberta ogni estate, figli al seguito, si trasferiscono tra crode, guglie e colori delle Dolomiti dove l’una gestisce il Rifugio del Velo della Madonna, nelle Pale di San Martino, a 2358 metri, e l’altra il Roda di Vael, nel Catinaccio-Rosengarten, a 2283 metri.
di Daria Rabbia

Una scelta di vita

Massimo e Andrea, due “rifugisti per scelta”, raccontano la storia della loro lunga gestione. Dalla passione per l’alpinismo a quella per la montagna. Sempre pronti a rilanciare per tenere alto l’entusiasmo in un lavoro sicuramente faticoso, ma non peggio di tanti altri più alienanti e monotoni da condurre in città.
di Maurizio Dematteis

Come ti squaglio l’uomo di roccia

Mara Lacchia gestisce da 15 anni il rifugio Pontese (2200 m) nel vallone di Piantonetto, lato piemontese del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Vi ha trascorso le estati con i figli piccoli e da qualche anno tiene aperto anche in primavera per accogliere gli sciatori alpinisti che percorrono il giro del Gran Paradiso. Il Pontese è diventato la sua casa.
di Simone Bobbio

Questo è un rifugio. Ma per davvero!

Marco Pozzi insieme a sua moglie Tiziana e al giovane Didier (dodici anni e dodici stagioni da rifugista!) gestisce da quindici anni il rifugio Levi-Molinari, storica struttura del CAI Torino, costruita negli anni Venti in Valle di Susa, nel comune di Exilles, a 1850 m di quota.
di Irene Borgna