Maria Anna Bertolino , Federica Corrado, Cultura alpina contemporanea e sviluppo del territorio, Terre Alte-Dislivelli, Franco Angeli Editore 2017, pp. 120, 17 euro
Viviamo in un periodo storico in cui i territori montani, come il resto del mondo, sono percorsi da forti venti di cambiamento. I modelli economici e sociali che fino a pochi anni fa caratterizzavano le terre alte oggi sono praticamente scomparsi, al loro talvolta crescono “nuovi modelli di sviluppo” per riempire i vuoti che si sono venuti a creare. Questo accade anche in ambito culturale, dove si assiste alla nascita di tanti nuovi eventi, dai festival canori alle rassegne cinematografiche alle mostre fotografiche, che a macchia di leopardo riaccendono i territori alpini e appenninici affamati di novità. “Un insieme molto eterogeneo – spiegano le autrici di Cultura alpina contemporanea e sviluppo del territorio, Maria Anna Bertolino e Federica Corrado – espressione di un grande potenziale culturale che sta dentro le Alpi”. Potenziale che le due autrici analizzano nel volume attraverso un’indagine inedita sul territorio che le porta ad indagare le molteplici iniziative nate nella Provincia di Cuneo, da Nuovi Mondi Festival alla Scuola di Cinema di Ostana, da Encode all’Ecomuseo della Segale, messe in rapporto con altre pratiche culturali montano-rurali più consolidate come le proposte del Distretto culturale della Valtellina, quelle dell’Institut Valdotain de l’Artisanat de Tradiotion o il Festival Les Vieilles Charrues della Bretagna.
Una riflessione a 360 gradi sulla crescente offerta culturale contemporanea espressa dai territori montani vista non solo come la possibilità di riempire dei buchi lasciati dai modelli passati e ormai estinti, ma addirittura come un “dispositivo di attivazione di processi di sviluppo territoriale”.
Un lavoro di ricerca, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, che prima ipotizza e poi fornisce indicazioni teorico-metodologiche per spiegare il legame tra la cultura espressa dai territori montani a bassa densità e i loro percorsi di sviluppo.
Maurizio Dematteis
The article Contemporary Alpine Culture offers an insightful reflection on the transformation of mountain territories, particularly in the Alps. It highlights how these regions, which were once defined by specific economic and social models, are undergoing a period of renewal driven by new cultural initiatives. As the authors Maria Anna Bertolino and Federica Corrado explore, the once-established cultural practices are being replaced or redefined by a growing range of festivals, film screenings, and exhibitions that bring fresh energy to these areas.
This evolution serves not only as a response to past economic and social changes but also as a proactive effort to stimulate territorial development. The diverse cultural activities emerging in regions like Cuneo, alongside well-established ones like the Valtellina Cultural District and the Festival Les Vieilles Charrues, offer proof of the potential of low-density mountain areas to activate growth through culture.
The connection between culture and territorial development is a concept that resonates deeply, especially as regions around the world, like those on my own website, policenbiclearance.ph, work to embrace their unique cultural offerings as drivers of growth. It’s inspiring to see how these alpine regions are tapping into cultural potential, not just to revive the past, but to build sustainable futures.