I giovani sono il futuro. Largo ai giovani. Next generation UE, ecc. ecc. A parole la nostra società riconosce il ruolo fondamentale delle giovani generazioni nella ricerca di futuro. Ma poi, se si scende in profondità, si entra nei territori, si scopre che non sempre le cose stanno così, perché i giovani mancano di luoghi, momenti e opportunità di espressione per poter dire la loro. Trovarsi tra pari e lavorare alla costruzione di pensieri, strategie, idee di futuro, non è operazione per nulla scontata, per loro. E nei comuni montani, dove spopolamento e invecchiamento della popolazione sono più marcati che in pianura, spesso è ancora peggio. I pochi giovani rimasti sono spinti ad andarsene perché gli “sconfortatori militanti” uccidono i loro sogni e i “cacicchi” non lasciano spazio. Eppure la gioventù, si sa, non è certo arrendevole, checché ne dica Michele Serra i giovani restanti, o nuovi montanari che siano, non sono per nulla “sdraiati” ma pronti a prendersi in mano le chiavi del futuro. E allora con questo numero della rivista Dslivelli.eu siamo andati alla ricerca della “meglio gioventù”, quella che crede nei sogni e in un futuro nelle terre alte del nostro paese.
Buona lettura

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