Ottanta studenti da dieci scuole dei sette stati alpini, Italia, Germania, Francia, Austria, Svizzera, Slovenia e Liechtenstein (in cui si è tenuto l’evento) si sono riuniti per discutere il tema del risparmio energetico: come ridurre il consumo di energia e l’impatto dannoso delle nostre abitudini sull’ambiente? Come sensibilizzare le persone e garantire uno sviluppo sostenibile delle Alpi?
Ricchissima la gamma delle misure proposte: dalla scherzosa idea di alimentare una lampadina grazie al movimento di un criceto in corsa sulla sua ruota al più serio suggerimento di aumentare le tasse alle famiglie che sprecano troppa energia.
Alla fine sono state selezionate dieci risoluzioni, che la Convenzione delle Alpi e i governi dei paesi coinvolti saranno invitati a esaminare, che puntano sul miglioramento del trasporto pubblico, sull’incentivo dei veicoli elettrici, sull’isolamento di edifici. Oltre alla valorizzazione dei prodotti locali e all’introduzione nelle scuole di una settimana all’anno dedicata ai problemi dell’ambiente.
A Vaduz, sede dell’incontro, alcuni ragazzi erano impegnati nell’elaborazione di riflessioni sul tema, con grande libertà, producendo testi creativi ed efficaci per suggerire nuove prospettive. Uno dei tanti lavori, per esempio, invita in modo ironico ad immaginare la vita di una bottiglia di plastica usata nei vari paesi alpini: che se in Italia può gironzolare indisturbata, di certo in Germania è condannata ad una rigorosa reclusione in un cestino delle immondizie!
Per l’elaborazione degli scritti si sono attivati alcuni giornalisti specializzati a supporto dei ragazzi: ad aiutare il delegato italiano (cioè il sottoscritto), un amico dell’associazione Dislivelli.
Pietro Baggio