La maggior parte del territorio piemontese è montano, così come in territorio montano si collocano la maggior parte dei piccoli Comuni. La crisi economica globale può incidere sulla montagna in modo negativo perchè si stanno riducendo drasticamente le risorse dedicate ai servizi pubblici e alle infrastrutture nelle aree scarsamente popolate. Al contempo si possono aprire nuove opportunità di sviluppo a fronte della perdurante crisi dell’industria manifatturiera, perchè la montagna dispone di risorse naturali (acqua, pascoli, foreste, ecc.) che, se ben utilizzate, possono favorire uno sviluppo sostenibile e duraturo, secondo i principi di Europa 2020.
Mercoledì 31 ottobre presso la sede dell’Ires Piemonte si è tenuto “Per una visione strategica della montagna”, seminario all’interno del quale si sono ipotizzate possibili linee di intervento pubblico in vista della programmazione dei futuri fondi europei 2014-2020.

Proponiamo di seguito i videoatti dell’incontro:

Marcello La Rosa, Ires

Giuseppe Dematteis, Dislivelli

Stefano Aimone, Ires

Maria Cavallo Perin, Dislivelli

Marco Balagna, Provincia di Torino

Roberto Colombero, Comunità montana Maira e Grana

Roberto Cagliero, Istituto nazionale di economia agraria

Sergio Olivero, SiTi

Lido Riba, Uncem Piemonte

Adriano Oberto Tarena, Comune Alice Superiore

Gino Baral, ex Comunità montana Val Chisone

Luca Battaglini, Università di Torino

Fabio Giannetti, Ipla

Giacomo Lombardo, Comune di Ostana

Chiara Gallino, Csp

Massimo Coda, Compagnia di San Paolo

Roberto Canu, ex assessore Comune di Bardonecchia

Simona Salomone, Gal Giarolo

Franco Carcillo, Comune di Torino

Amalia Neirotti, ex Anci Piemonte

Vittorio Vallero, Csi Piemonte

Livio Tesio, Monviso Solidale

Andrea Dematteis, Cerigefas

Claudia Cominotti, R&P

Adriana Luciano, Università di Torino

Silvia Riva, Regione Piemonte