Drusi B., Federico E., Airoldi G., Manuale per la valorizzazione del paesaggio delle Terre del Sesia, Sezione di Topografia e Costruzioni Rurali, Deiafa Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Torino, pubblicazione online, 2011, 115 pp.
All’interno dei Gal, definiti dal programma Leader dedicato all’azione di sviluppo e di supporto agli attori locali dei territori rurali, la dimensione paesaggistica acquista notevole importanza. La qualità del patrimonio architettonico acquista notevole rilevanza soprattutto dal punto di vista della programmazione locale, a supporto della conoscenza dei tecnici, ma non solo. Il Gal Terra del Sesia, attraverso il gruppo di lavoro Drusi, Federico, Airoldi (Deiafa-Università di Torino), propone un manuale di buone pratiche, semplice e pratico, per la valutazione delle opere, funzionale all’ottenimento di fondi di investimento materiale per la valorizzazione del paesaggio culturale.
La configurazione del manuale, che ora andremo brevemente ad illustrare, è tale per cui prima dei contenuti il lavoro può risultare interessante per l’alta trasferibilità metodologica ad altri territori. Pur partendo dalla situazione reale e contestuale, gli indirizzi sono stati infatti definiti partendo dagli elementi reali rilevati sul territorio (censimento dei fabbricati dei 9 Comuni contenuti all’interno del GAL Terre del Sesia) in un’indagine condotta tra i mesi di aprile e di ottobre 2011, le indicazioni e le linee guida riflettono in modo integrato e pratico sulle problematiche poste dagli aspetti morfologici, l’uso dei materiali, i fenomeni di degrado. Il tutto ripartito, nei vari capitoli e dopo una sezione preliminare sui modelli insediativi valsesiani, nelle diverse opere e strutture dei manufatti. Sono presentate così le strutture verticali, gli orizzontamenti, le coperture, i prospetti, i sistemi distributivi, le opere pertinenziali e gli interventi infrastrutturali, con una sezione specifica dedicata alle raccomandazioni per la riqualificazione energetica. In chiusura un’appendice con indirizzi di “buone prassi” all’interno di bandi pubblici per la presentazione di domande di finanziamento per interventi materiali di valorizzazione del paesaggio.
Le diverse parti tematiche sono descritte in modo da rendere immediatamente comprensibili le best practice, i particolari costruttivi, le incongruenze paesaggistiche e le raccomandazioni del manuale. I disegni, i rilievi e i confronti fotografici degli interventi compatibili e non compatibili, nei diversi capitoli, rendono pertanto comprensibili non solo ai tecnici la materia trattata e la resa dei risultati. L’aspetto pratico, che rende interessante i confronti del manuale, è legato al fatto che la resa non investe solamente l’aspetto paesaggistico, l’aspetto che interessa tutti noi, ma anche gli esiti dei manufatti dal punto di vista dei committenti, ovvero dei privati che investendo nel recupero o la risistemazione non sempre hanno purtroppo ben presente le soluzioni ed i risultati delle proprie richieste o previsioni (se non di pericolosi fai-da-te) una volta che queste si configurano nei manufatti e sul territorio. Da questo punto di vista l’invito di una lettura più che didattica è rivolto anche nei confronti di tutti coloro che hanno interesse ad occuparsi della tematica anche da non esperti, magari sorvolando sugli aspetti più tecnici – che comunque, mai scivolando nel tecnicismo, il manuale cerca di rendere più che comprensibili – ma soffermandosi sugli aspetti generali dei diversi tipi di intervento ed i consigli degli autori. Per farsi un’idea, insomma, ma già anche a un livello più avanzato. Un intento non propriamente didattico ma culturale espresso comunque all’interno del lavoro, che tende a problematizzare indirizzi e decisioni proprio nell’ottica di costruire un quadro complesso degli interventi ammissibili o raccomandati, distinguendoli da quelli incongruenti coi manufatti o con gli elementi paesaggistici, lasciando uno spazio di libertà alla progettazione. Non è quindi, il manuale, un formulario di pratiche da cercare all’occorrenza per un rapido fai-da-te o per una repentina commissione, ma una riflessione divulgativa critica ma assolutamente pratica sul difficile compito della progettazione architettonica, quindi paesaggistica.
Non in ultimo una parentesi specifica sul capitolo IX. Le raccomandazioni per la riqualificazione energetica, oggi quanto mai necessarie, forniscono una mappatura utile a livello conoscitivo delle soluzioni tecniche dei diversi impianti per i diversi manufatti, una sezione forse un po’ più complicata per i non addetti ai lavori, ma che con un po’ di attenzione (e una consulenza adeguata) può fornire utili indirizzi per l’adeguamento energetico dei propri manufatti, e per investire al meglio.
Alberto Di Gioia
Altre segnalazioni:
Recupero dell’architettura rurale nelle Langhe Roero
Bosia L., Guida al recupero dell’architettura rurale del G.A.L. Langhe Roero Leader, Blu Edizioni, Torino, 2006, 2 vol., 143 pp. e 224 pp.
Linee guida ed indirizzi tecnici per gli interventi di recupero ed ex novo a Ostana
De Rossi A., Crotti M., Delpiano A., Dini R., Giusiano M., Manuale delle linee guida e degli indirizzi tecnici per gli interventi di recupero ed ex novo a Ostana, Comune di Ostana, 2011, 68 pp.
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