Una limitata capacità a lavorare in rete e valorizzare i legami tra i diversi settori, ma anche un forte radicamento di realtà impegnate nella proposta di un turismo “sweet” di qualità. Sono queste alcune delle luci e ombre rilevate dallo studio condotto da Andrea Porta nel corso di un lavoro di indagine sulle Valli di Lanzo condotto in stage presso l’Associazione Dislivelli e coordinato dal Prof. Alessio Re del Centro Studi Silvia Santagata-Ebla (Css-Ebla – www.css-ebla.it). E che proponiamo di seguito ai nostri lettori scaricabile per intero in pdf.
Andrea Porta, all’interno del suo studio, si chiede come mai le valli studiate non siano in grado di sfruttare, ad esempio, la vicinanza della grande città, dal momento che i torinesi pare addirittura non conoscano affatto la qualità dell’offerta legata alle Valli di Lanzo. E continua sostenendo che «dovendo proporre un progetto di sviluppo del territorio, non si può che andare nella direzione della sostenibilità e del turismo “sweet”, entrambi elementi già radicati». In che modo? Con una “regia forte: un ente o un’associazione che sia in grado di coordinare la promozione, la distribuzione e lo sviluppo delle attività già presenti sul territorio”. Prima rivolto alla città limitrofa, e poi chissà, magari un giorno anche ai turisti provenienti dall’estero. Solo in questo modo, sottolinea lo studio, si potrebbero intercettare flussi di turismo e richiesta di prodotti di qualità, permettendo l’avvio di un processo virtuoso di sviluppo sostenibile, che vada a valorizzare le eccellenze locali, aumentandone la visibilità e le entrate, rendendo possibile quel salto dall’informale al formale, dal lavoro secondario all’occupazione stabile, promuovendo in seconda battuta il ripopolamento e lo stanziamento di nuove realtà.
La ricerca è il primo risultato di un lavoro in corso più ampio denominato progetto Vat (Valli alpine torinesi), a cura dell’Associazione Dislivelli e del Centro Studi Silvia Santagata-Ebla, che si propone di analizzare una per una tutte le valli dell’area della Città metropolitana di Torino. Chiunque fosse interessato a collaborare, studenti, ricercatori, appassionati, può contattare il seguente indirizzo: info@dislivelli.eu.
Maurizio Dematteis e Alessio Re