Si chiama Valdex.net, ed è un circuito economico integrato progettato per facilitare le relazioni tra soggetti economici operanti nel territorio valdostano e per fornire loro strumenti di pagamento e di credito paralleli e complementari. Come racconta l’ad di Valdex Francesco Yoccoz, l’idea di creare un circuito di credito commerciale complementare all’euro, è avvenuta sulla scia di un percorso già avviato nel 2010 dalla Sardegna, con la creazione della moneta locale Sardex. Dal successo del Sardex ne è poi nata una rete che si è diffusa in altre 12 regioni italiane, raggiungendo la Valle d’Aosta nel 2017. Il Valdex nasce per facilitare la collaborazione fra tutti gli attori economici del territorio, favorire la nascita di nuove relazioni e valorizzare l’impatto economico e sociale, ancorando la ricchezza al territorio riattivando i consumi e le produzioni locali.
Chi partecipa?
Al Valdex partecipano a oggi 50 imprese che rappresentano 49 categorie diverse: ci sono piccoli artigiani, professionisti, medie e grandi imprese.
Come funziona?
Un Valdex vale un euro ma non può essere cambiato in euro; non esiste in forma di cartamoneta e rappresenta un’unità di pagamento digitale; non dà interessi, non si può accumulare e deve essere speso, all’interno del circuito degli associati, entro un tempo definito.
Il Valdex non viene dunque erogato da un’autorità centrale ma sono le stesse imprese a farsi credito tra loro in quanto tutte le posizioni di debito e credito sono riferite al circuito nel suo complesso, ovvero all’insieme di tutte le imprese iscritte. Ad esempio: l’azienda vitivinicola che vende i suoi vini a ristoratori aderenti al circuito sarà pagata in Valdex da spendere presso altri associati, per esempio da un gommista che potrà cambiare le gomme del furgone per le spedizioni, e così a loro volta questi destineranno il guadagno in altre attività del circuito. Le imprese possono quindi acquistare beni e servizi da altre imprese ma anche acquistare come privati attraverso un proprio conto personale. E ancora, i datori di lavoro possono pagare parte degli stipendi o dei compensi dei propri lavoratori o soci in Valdex, favorendo l’economia locale.
Perché è nato?
Il Valdex risponde a una necessità concreta nella gestione delle attività delle imprese che attraverso questo circuito di crediti,aumentano la loro liquidità in euro necessaria per pagare tasse e contributi pubblici e combattere la stretta creditizia. La diffusione regionale del Valdex permette di trattenere sul territorio il valore prodotto dalle imprese, favorisce un commercio di prossimità e un forte senso di comunità basato sulla fiducia degli aderenti e un forte valore sociale. Le piccole imprese, i piccoli artigiani e i commercianti infatti hanno la possibilità di lasciare il segno nella comunità, di farsi conoscere e creare nuove relazioni. E perché no, quei 6/7 mila Valdex ogni anno possono fare la differenza in un piccolo fatturato. Mentre le grandi imprese hanno la possibilità di giocare un ruolo importante nella comunità.
Chi garantisce?
Il Valdex è supportato da una direzione commerciale e da un sistema di brokeraggio altamente formato, niente è lasciato al caso, sono previste determinate misure in caso di fallimento o morte del proprietario, ed ogni transizione è monitorata. Ciò che ha permesso alla moneta locale di diffondersi sul territorio e di essere accettata dalla comunità è stato la concretezza del progetto.
Ma allora perché le imprese aderenti sono solo 50?
Per aderire a Valdex bisogna crederci ed essere aperti al cambiamento, e soprattutto la partecipazione di un numero ristretto di imprese risponde all’esigenza di mantenere un equilibrio fra imprese e categorie che rappresentano, proprio in base alle domande di beni e servizi richiesta all’interno del circuito.
Quale sarà il futuro del Valdex?
In futuro il Valdex sarà in grado dialogare, come già in parte succede, con le associazioni di categoria e altri soggetti del territorio, come ad esempio Cna, Confcommercio e Confartigianato. Vi è poi la possibilità di allargare l’utilizzo del Valdex al consumatore per le sue spese di prossimità, e di creare un intercircuito in grado di allargare l’orizzonte della comunità anche ad altre regioni in cui sarà possibile utilizzare le proprie monete locali.
Quali risultati
L’esperienza del Valdex ha effettivamente permesso di superare la concorrenza tra imprese favorendone la complementarietà contro la morsa data dalla crisi economica degli ultimi anni che ha investito soprattutto le piccole realtà imprenditoriali. Un’esperienza da replicare anche in altri territori per promuovere un business territoriale di comunità vincente.
Chiara Mazzucchi
Info: www.circuitovaldex.net