La Città metropolitana di Torino ha richiesto all’Università la collaborazione per accompagnare un servizio di sportello denominato “Vivere e lavorare in montagna”. Si tratta di un servizio gratuito che consiste in un percorso di “mentorship, networking e matching”, ovvero di ottimizzazione tra i servizi pubblici e privati di accompagnamento esistenti, al fine di aiutare potenziali nuovi abitanti a dare gambe ai loro progetti di vita in montagna.
L’attività di sportello per il momento è stata attivata in remoto, attraverso video conferenza, ma non appena sarà possibile si prevede di organizzare un vero e proprio ufficio presso la sede della Città metropolitana di Torino, in corso Inghilterra 7, presso l’esistente Sportello Informa-“Mettersi in proprio” (Mip).
Lo sportello aiuterà gli interessati nuovi montanari ad organizzare incontri mirati sui territori di interesse con gli attori locali, e nel caso questi intendano avviare attività d’impresa, ad entrare nel programma Mip.
Gli interessati saranno inoltre aiutati, sulla base dei risultati del loro businness plan, da alcuni service provider di InnovAree, per eventuale richiesta di credito (Banca Etica, Banca Alpi Marittime, PerMicro) e per l’indirizzamento dell’attività imprenditoriale nella direzione dell’innovazione sociale.
L’iniziativa di sportello ha le radici nell’ambito del Progetto “InnovAree” – promosso da Accademia Alte Terre, Collegio Carlo Alberto, Uncem, SocialFare e finalizzato a sperimentare un servizio integrato per promuovere lo sviluppo socialmente innovativo delle zone montane e delle aree interne del Piemonte, connettendo la “domanda di montagna” di soggetti a vocazione imprenditoriale con l’offerta di servizi dedicati.
L’iniziativa “Vado a vivere in montagna” (attiva da febbraio 2018) ha consentito a chi voleva sviluppare un progetto di impresa nelle terre alte del Piemonte di usufruire di un servizio gratuito di mentorship, networking e matching con enti interessati a supportare, attraverso strumenti di credito, micro-credito e finanza etica, progettualità in queste aree; tale servizio si è trasformato nel 2019 in “Vieni a vivere in montagna”, enfatizzando il ruolo delle “valli accoglienti” piemontesi nel costruire percorsi fattivi di inserimento socio-lavorativo ed imprenditoriale di nuovi abitanti permanenti. Il servizio ha raccolto in pochi mesi un centinaio di richieste di persone che, a vario titolo, vogliono spostarsi in montagna, non necessariamente con la prospettiva di creare impresa, ma anche con la semplice esigenza di cambiare residenza (e progetto di vita) mantenendo, o provando a trasferire in montagna, l’attività lavorativa attualmente svolta.
Nel 2019 la Città metropolitana di Torino aderisce al Protocollo d’Intesa “Vieni a vivere in montagna” per sostenere e promuovere lo sviluppo strategico, economico e sociale di iniziative e attività innovative di rilevanza sociale, tese a favorire lo sviluppo locale, la coesione e la qualità sociale dei territorio montano metropolitano.
Il protocollo è finalizzato a sviluppare un approccio integrato verso l’erogazione di servizi di orientamento e supporto all’imprenditoria, al lavoro e all’insediamento abitativo, con un primo terreno di sperimentazione nelle aree montane delle Valli Pellice, Chisone e Germanasca, che coniughi sostenibilità economica e coesione sociale dei territori. A contribuire alla costruzione di un percorso multidimensionale di accoglienza rivolto a quanti intendano stabilirsi in modo permanente nelle aree montane, al fine di sviluppare attività imprenditoriali sostenibili o comunque per inserirsi nel mercato lavorativo locale, in relazione all’offerta del territorio. A creare sinergie e complementarietà, mettendo a disposizione reciproca, in relazione alle finalità del Progetto InnovAree, le competenze, il network e l’expertise maturato. Infine a promuovere e dare visibilità alle attività congiunte attraverso strumenti di comunicazione di rete, nonché organizzare eventi e momenti di incontro di approfondimento.
Maurizio Dematteis