La crisi che incalza nelle tasche dei turisti e in quelle degli Enti Parco apre la strada a nuove idee e proposte. I soggiorni di volontariato naturalistico nei Parchi si propongono come nuovo modello di “vacanza-civile” e sembrano rispondere alle necessità di tutti gli attori coinvolti. Se da un lato c’è la delicata situazione di aree e specie protette, sempre più penalizzate dalla politica italiana dei tagli, dall’altro si conferma l’attenzione dei turisti alla questione ambientale insieme alla volontà tutta nostrana di non rinunciare alla tradizione della vacanza estiva.
Negli ultimi anni i soggiorni di volontariato naturalistici sono stati proposti da diversi Parchi italiani. Nel 2013 anche il Parco Veglia-Devero apre le proprie porte ai volontari. Su iniziativa del Collegio Mellerio Rosmini di Domodossola e in collaborazione con l’Ente Parco sono stati programmati sei turni settimanali da giugno a settembre, aperti a quanti vorranno trascorrere una vacanza immersi nella natura, svolgendo un’azione concreta per la salvaguardia e la valorizzazione dell’area protetta.
«Rupicapra – spiega Gessica Preione, responsabile dell’Ufficio Comunicazione del Collegio – è aperto a tutti, giovani e meno giovani, sportivi e non. Nell’assegnare le attività da svolgere terremo in considerazione predisposizioni e interessi dei partecipanti. Le cose da fare sono diverse: non si tratta solamente di seguire i guardiaparco tra i sentieri del Parco, ma servirà anche qualcuno che gestisca e accolga i visitatori ». I volontari che aderiranno al progetto saranno suddivisi in gruppi e seguiti da un referente. Ospitati nei locali e nella foresteria messi a disposizione dall’Ente Parco, potranno scegliere di svolgere attività nell’area per sette oppure due giorni. La quota di iscrizione, necessaria a coprire i costi di vitto e alloggio, è di 120 euro per una settimana e di 70 per il week-end.

Per il mese di giugno i guardiaparco hanno già fornito un elenco di attività: bisogna ripulire i sentieri, contare le automobili in entrata e quelle in uscita per raccogliere i flussi di visitatori dell’area, verificare lo stato della segnaletica e dei percorsi e monitorare le attività degli animali. Il parco, che si sviluppa su un’area di 8.594 ettari posta tra i 1.600 e i 3.000 metri di altitudine, ospita diverse specie animali tipiche dell’area alpina: le marmotte, fedeli accompagnatrici di tutte le gite, salendo di quota lasciano spazio a camosci, caprioli, cervi e stambecchi. Gran parte della superficie è occupata dai boschi, prevalentemente larici e abeti. Motivo di prestigio del Parco la presenza della “Drosera rotundifolia”, piccola pianta carnivora delle zone alpine.
«Il Devero è una zona molto gettonata – continua la Preione –. In estate le bellezze del Parco attirano molti turisti, nonostante i prezzi degli affitti in quella stagione siano altissimi. Rupicapra ha dei costi molto contenuti ed è l’occasione per aprire a tutti il nostro territorio».

A quanti temono di dover lavorare anche in vacanza, la Preione indirizza le sue più materne rassicurazioni: «Non richiederemo ai partecipanti un impegno eccessivo. Dedicheremo solo qualche ora della giornata al Parco. Nel restante tempo i volontari saranno liberi di dedicarsi alle attività che preferiscono. Non dimentichiamoci che è pur sempre una vacanza!».
Info su date e prenotazioni: rupicapra.org
Daria Rabbia