Venerdì 12 dicembre è stata presentata al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio l’Agenda ambientalista per la ri-conversione ecologica del Paese. Il documento è stato redatto da 16 Associazioni ambientaliste riconosciute e comprende 55 proposte riguardanti 15 filoni tematici salienti per il rilancio del Paese dalla difesa del suolo a clima ed energia, dal mare alla montagna, dagli interventi contro il dissesto idrogeologico al turismo e all’indice Bes (benessere equo e sostenibile).
«La grave crisi economico finanziaria globale che si riverbera nel nostro Paese è drammaticamente legata ad un deficit ecologico sempre più imponente al quale, con il passare del tempo e dell’inazione politica, diventerà impossibile porre rimedio – si legge nel documento firmato, fra gli altri, da CAI, FAI, Federazione Pro Natura, Greenpeace Italia, Legambiente, Lipu, Marevivo, Touring Club Italiano e WWF – Abbiamo perciò estremo bisogno di visioni e azioni innovative, capaci di affrontare il futuro. E tutto questo può avvenire se avviamo un nuovo modello economico che sia finalmente capace di dare valore alla ricchezza del capitale naturale del nostro Paese». È necessario che anche in Italia si giunga a un nuovo patto sociale basato sulla sostenibilità che metta l’economia verde, l’investimento su tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali, paesaggistici e del patrimonio rappresentato dalla biodiversità al centro dello sviluppo economico sociale.
Il sottosegretario Delrio, ascoltate le proposte, ha programmato una serie di incontri con i ministri competenti iniziando dal Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti.
Quali sono le sei proposte dedicate alle Terre Alte?
A tutela dell’ambiente montano si chiede di:
- riscrivere il Patto tra il Paese e la Montagna, valorizzando le zone montane e le aree interne d’Italia che rappresentano un grande serbatoio di natura, paesaggio e cultura;
- sostenere la Convenzione delle Alpi e la Convenzione degli Appennini, dando attuazione ai relativi protocolli;
- delimitare ai confini definiti dalla Convenzione delle Alpi l’utilizzo delle risorse destinate alla realizzazione della Strategia dell’Unione Europea per la regione Alpina (Eusalp) per un’effettiva coesione sociale e territoriale dell’area;
- valorizzare l’agricoltura di montagna e mettere in sicurezza la rete dei 1000 rifugi e dei 65 mila chilometri di sentieri e mulattiere;
- potenziare il ruolo del sottosegretario con delega alla montagna presso la presidenza del Consiglio, conferendogli compiti di coordinamento interministeriale e ripristinare il Rapporto annuale sullo stato della montagna italiana.
Scarica l’Agenda ambientalista per la ri-conversione ecologica del Paese.
Finalmente una azione comune delle varie associazioni ambientalistiche Italiane : L’UNIONE FA LA FORZA!!!