di Maurizio Dematteis

Alex Giuzio, Turismo insostenibile. Per una nuova ecologia degli spazi e del tempo libero, Altaeconomia 2024, 184 pp, 16 euro

Turismo insostenibile è un’ampia rassegna di quanto è stato scritto e pensato sulle criticità degli attuali modelli di turismo di massa alla luce delle recenti trasformazioni ambientali, culturali ed economiche globali. Mare città e, ovviamente, montagna, vengono analizzati nella loro frequentazione con un’analisi approfondita dei tentativi di risposta attualmente messe in atto da territori e amministrazioni per ovviare i problemi crescenti di over tourism e stravolgimento delle realtà locali, tra luci ed ombre. Ma la parte più originale che ci offre l’autore è l’ultimo capitolo, “Per una nuova ecologia degli spazi e del tempo ibero”, quello in cui Alex Giuzio ragiona sui “limiti radicali” che secondo lui la politica dovrà necessariamente imporre agli “eccessi del turismo” per ovviare ai problemi sociali, economici ed ambientali da esso creati. Secondo Giuzio infatti “un intero settore economico” legato al turismo starebbe per crollare mentre tutti noi “stiamo facendo a gara per essere gli ultimi” a dover cambiare le nostre abitudini. Qualcosa in realtà si sta muovendo, tra i numeri chiusi di Formentera e le tasse salate di alcune città, ma si chiede, saranno le ricette giuste? No secondo l’autore, che propone invece un cambio radicale di prospettiva verso forme di turismo di prossimità, lento, destagionalizzato, a misura d’uomo, che necessita della riduzione dei tempi di lavoro, della settimana corta e di un reddito universale incondizionato che permetta a tutti di poter godere di una vacanza sostenibile. E come dargli torto?

Maurizio Dematteis