Il sistema di trasporto pubblico nel nostro paese sta subendo tagli drastici. Corse soppresse, rete ferroviaria locale trasandata, difficoltà ad armonizzare gli orari e le coincidenze di linee diverse e di diversi sistemi di trasporto. Se poi prendiamo le zone rurali e di montagna, a bassa densità abitativa, il disagio per gli utenti cresce a dismisura. Servizio ridotto ai minimi termini, corse sovraffollate in orari per studenti e pendolari e il vuoto nel resto della giornata, giorni festivi con servizi minimi o inesistenti, località del tutto irraggiungibili con un mezzo pubblico. E’ così che il trasporto pubblico locale, pensato solo per categorie disagiate (studenti, pensionati, pendolari) non può essere preso in considerazione – e come potrebbe essere altrimenti? – da tutti i cittadini e dai turisti che intendono frequentare le località di montagna. Fin che si tratta di un turismo di prossimità, dalla vicina pianura alla località montana, si fa ricorso al mezzo privato e si intasano le strade lungo le valli, soprattutto nelle giornate festive. Quando si tratta invece di un turista che proviene da fuori, o di un turista che compie un percorso a piedi o in bici e ha necessità di rientrare o di effettuare un percorso ad anello, allora per il malcapitato sono dolori. Eppure un sistema di trasporto pubblico locale efficiente potrebbe essere la fortuna di una regione montana. Non solo per i turisti, ma anche a beneficio dei residenti. A volte, più che l’infrastruttura, a rendere il servizio efficace e quindi appetibile per il pubblico è l’organizzazione dello stesso, a partire dalla facilità nel reperire le informazioni.

Nelle Alpi slovene, una regione montana dove ci sono sia località turistiche che piccoli centri rurali, è stato fatto uno sforzo per rendere funzionale il trasporto pubblico. In collaborazione con il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi, il Club Alpino Sloveno, il Parco nazionale del Triglav e le organizzazioni turistiche locali, la Cipra Slovenia ha pubblicato (quest’anno sono giunti alla quinta edizione) un orario alpino che prende in considerazione complessivamente 31 linee di autobus, treni, funivie e battelli. L’orario è rivolto sia ai cittadini che ai turisti che possono così spostarsi nell’intera regione, anche in località remote, con coincidenze molto funzionali e la possibilità di trasportare sul bus la propria bicicletta. La frequenza dei passaggi, nonostante si tratti di collegamenti tra località rurali e di montagna, è piuttosto elevata a vantaggio degli utenti. La Cipra Slovenia sta svolgendo un’operazione di informazione e sensibilizzazione verso cittadini e turisti: per spostarsi da un punto all’altro di una regione non sempre è conveniente farlo con l’auto privata; a volte non avere l’auto al seguito può addirittura migliorare la qualità di una vacanza. Un aspetto importante, a testimonianza del successo dell’iniziativa, è il coinvolgimento di partner locali. Ben 13 tra privati e istituzionali sono stati coinvolti e hanno sostenuto il progetto nell’anno corrente. Anche il pubblico sta rispondendo con interesse e per il futuro sono in cantiere iniziative nuove, sempre nella direzione della mobilità sostenibile, come il car sharing, il noleggio di biciclette (sia classiche che elettriche) e sistemi di park & ride.
Francesco Pastorelli

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