Alte temperature invernali in montagna e precipitazioni assenti o quasi stanno mettendo in allarme – e in alcuni casi persino in ginocchio – parte delle destinazioni turistiche invernali legate alla presenza della neve. Nelle Alpi, per fare un esempio, la stagione della neve sotto i 2000 metri di quota si è ridotta in media a 22-34 giorni negli ultimi cinquant’anni. Una ricerca coordinata da Eurac Research nel 2021, che ha valutato per la prima volta in modo unitario i dati sulla neve di oltre 2000 stazioni di rilevazione presenti sull’arco alpino, ha evidenziato che la neve al suolo tende a presentarsi più tardi in inverno e a scomparire prima con l’avvicinarsi della primavera. Chi amministra territori con un’economia basata sul turismo invernale lo sa bene e non può permettersi di ignorare questi dati. Per sostenere queste comunità e aiutarle a trovare alcune risposte, sia mettendo a disposizione dati per ottenere scenari realistici, sia ragionando sugli aspetti ecologici e socioeconomici che proponendo alternative sostenibili di sviluppo, il programma Interreg Spazio Alpino nei mesi scorsi ha deciso di cofinanziare ad hoc due nuovi progetti, TranStat e BeyondSnow. Il loro focus sono le conseguenze del cambiamento climatico sul settore turistico alpino. L’assunto di partenza è che i forti effetti del cambiamento climatico mettono e metteranno a dura prova le interrelazioni tra sistemi naturali, economici e sociali. Inoltre, la pressione sulla ricca biodiversità alpina è oggi molto elevata. Questo particolare contesto richiede un’azione urgente, nell’ottica di “realizzare assieme” una regione alpina verde e resiliente al cambiamento climatico. TranStat punta a fornire ai resort di montagna e ai decisori tecnici e politici gli strumenti e una metodologia scalabile per supportare l’implementazione di percorsi di transizione e possibili soluzioni per l’adattamento ai cambiamenti climatici. La forza di TranStat sta nell’approccio partecipativo tra stakeholder e ricercatori a livello internazionale attraverso la creazione di una rete diversificata, fisica e digitale, di resort di montagna in transizione che riunirà attori chiave a livello alpino.

BeyondSnow si concentra invece sulle piccole e medie destinazioni turistiche legate strettamente alla presenza della neve a media e bassa quota nell’area alpina. A causa dei cambiamenti climatici, è molto probabile che la copertura nevosa in montagna continui a diminuire in futuro soprattutto in questi territori. Oltre agli impatti ecologici, le destinazioni turistiche a media e bassa altitudine e le loro comunità oggi devono anche considerare le pesanti conseguenze socioeconomiche della diminuzione di questo fenomeno. Il progetto BeyondSnow mira ad aumentare la resilienza climatica socio-ecologica di queste destinazioni per consentire loro di mantenere o addirittura aumentare la loro attrattiva nei confronti di residenti e turisti. Durante il progetto saranno sviluppati congiuntamente nuovi percorsi di sviluppo sostenibile e processi di transizione nonché identificate e testate soluzioni attuabili all’interno di specifiche aree di lavoro pilota, distribuite spazialmente in sei paesi alpini, differenziati per dimensioni, livello di sviluppo e criticità.

Andrea Omizzolo e Philipp Corradini, Eurac Research, Istituto per lo sviluppo regionale