L’Ufficio federale dell’Ambiente della Repubblica elvetica ha dato il via libera alla creazione di otto nuovi parchi naturali, su nove domande ricevute, e ha riconosciuto due nuovi parchi nazionali. Oltre allo storico Parco Nazionale Svizzero e alla riserva di biosfera dell’Unesco (l’Entlebuch), riconosciuta nel 2008, la Svizzera dispone oggi di altri due parchi di rilevanza confederale: il Wildnispark Zurigo (Sihlwald) e il Parco naturale regionale di Thal. Nel gennaio del 2010 sono attese altre domande.

La Costituzione federale svizzera attribuisce la competenza della protezione della natura e della conservazione del patrimonio nazionale ai singoli cantoni.

Secondo la classificazione Uicn, le aree protette svizzere possono essere ricondotte a due tipologie principali.

1. Riserve naturali integrali: si tratta di aree lasciate alla loro evoluzione naturale, finalizzate alla ricerca e alla conservazione dei processi naturali. Lo stesso Parco Nazionale Svizzero rientra in questa categoria, e infatti non è un parco nazionale tradizionale (area protetta con finalità di conservazione degli ecosistemi e ricreative), in quanto esistono molte restrizioni alle attività umane e la natura fa assai liberamente il suo corso. Gli escursionisti e gli sciatori escursionisti che si addentrano nello storico Parco dell’Engadina restano colpiti dal fatto che i sentieri e le piste, per esempio, non vengono liberati dagli alberi caduti, e le opere di intervento dell’uomo si limitano alle emergenze irrinunciabili. Anche il turismo è assai limitato e controllato, con il costante monitoraggio dei guardiaparco.

2. Aree di protezione dei biotopi e delle specie: in generale si tratta di piccole riserve ricche di specie animali e vegetali, o che presentano associazioni endemiche particolari, e che necessitano di interventi mirati di conservazione. Rientrano in questa categoria molte delle piccole riserve naturali nazionali.
Enrico Camanni
Fonti: Pro Natura, Unep-Wcmc,
R. Gambino, I Parchi Naturali Europei, Nis 1994.