Immagini, parole, architettura. Frammenti di conoscenze ed esperienze della cultura Walser a Formazza, a cura di Anna Rita Bertorello e Gianfranco Cavaglià. Regione Piemonte e Politecnico di Torino, Stamperia Artistica Nazionale, Torino, giugno 2013. Allegata una carta dei sentieri della val Formazza.
Sono esposti in forma precisa, ma accessibile a tutti, i risultati di una ricerca svolta nell’ambito del progetto “Interregh E.CH.I. Etnografie italo-svizzere per la valorizzazione del patrimonio immateriale”. Si tratta di un lavoro approfondito, svolto con una metodologia originale, illustrata (all’inizio e poi in dettaglio a pp. 44-54) da Gianfranco Cavaglià, ispirata al principio che «la prima valorizzazione è la conoscenza, segue la comunicazione», principio a cui tiene fede tutto il libro. Inizia con due capitoli introduttivi di Valeria e Anna Maria Bacher su “tradizioni, saperi e lingua” e altri due su escursionismo e sentieri di Piero Sormani, Alessandro Pirocchi e Paolo Crosa Lenz (bella la carta allegata, peccato che non ci sia né la scala numerica, né quella grafica). Prosegue con un’illustrazione del contesto forestale (Gian Paolo Pennati) e geologico (Riccardo Sandrone) e con un’accurata analisi delle costruzioni tradizionali (Anna Vittoria Rossano) e delle relative “immagini e parole” (A. R. Bertorello), per arrivare al lungo e godibilissimo “racconto fotografico” su immagini, parole e architettura, ad opera dei curatori del volume, corredato di precise indicazioni sulle caratteristiche tecnologiche (chiusura, struttura, partizione, impianti, attrezzatura, unità ambientale interna ed esterna, finitura, edificio, attività). Segue bibliografia. Buon esempio di una ricerca che non si limita a inventariare e a descrivere le cose del passato, ma le interpreta in un contesto in evoluzione e le offre all’ammirazione e alla riflessione di un vasto pubblico come elementi essenziali per pensare i futuri possibili.