«Bambini, vedete quella ruota? L’acqua della diga in forte pressione ci passa dentro, la fa girare e grazie a uno speciale generatore, si crea l’energia elettrica, che correndo in cavi raggiunge le nostre case e ci permette di avere la luce». La guida racconta così, fuori dalla centrale di Rosone a Ceresole Reale, il funzionamento della centrale e l’importanza dell’acqua per fare energia. Davanti ha quasi cento bambini delle scuole di Vallo e Varisella, con gli insegnanti. Per la gita scolastica di fine anno, la più bella e lunga, hanno scelto l’itinerario “L’acqua che accende la lampadina” nelle Valli Orco e Soana, compreso nel catalogo A scuola di montagna realizzato dall’Uncem Piemonte.
Anche quest’anno ritornano le proposte di itinerario nelle Terre Alte del Piemonte realizzate per gli studenti di scuole di ogni ordine e grado. Giunto alla quinta edizione, il catalogo raccoglie centodieci viaggi d’istruzione nelle aree montane, della durata da uno a tre giorni. L’obiettivo dell’Uncem è incrementare il numero di studenti che hanno scelto gli itinerari – tutti hanno un costo inferiore ai 20 euro a giornata – nello scorso anno scolastico. «Abbiamo avuto 12 mila bambini e ragazzi – spiega il presidente Uncem Lido Riba – ma puntiamo a crescere. Questi numeri si possono raddoppiare. Abbiamo unito sport, cultura, visite a musei, passeggiate, itinerari immersi nella natura, incontri con operatori economici e aziende agricole, visite a monumenti, viaggi nella storia dei luoghi e delle tradizioni, affinché il prodotto fosse misurato sulle esigenze delle diverse scuole. Devo ringraziare l’assessorato regionale all’Istruzione al Turismo e i tour operator, che hanno scelto di guardare a un territorio diverso da quello delle città e del capoluogo, ma non per questo meno carico di fascino e luoghi dove imparare divertendosi».
“Un gigante a difesa della Valle”, “Cristallo frutta e formaggio”, “Tra arte sacra e avventura”, “Sulle orme del Brigante Bangher”, “Il parco della fantasia”, sono solo alcuni degli itinerari contenuti in A scuola di montagna” 2012/2013. «Le mete crescono, come cresce l’attenzione culturale, sociale, economica per la montagna – prosegue Riba –. Non escludiamo di poter inserire prossimamente la visita ad alcune borgate abbandonate e in fase di recupero o la visita a impianti di utilizzo e trasformazione del legno delle vallate. Tutti elementi di nuova economia che i nostri ragazzi devono conoscere». Alberto Cirio, assessore all’Istruzione, turismo e sport della Regione Piemonte, che sostiene l’iniziativa, non ha dubbi: «Il turismo scolastico anima periodi dell’anno in cui la montagna non è in over booking. Dal punto di vista formativo, poi, è fondamentale che i giovani entrino in contatto con un patrimonio così grande e ne abbiano consapevolezza».
Marco Bussone
“A scuola di montagna” è consultabile sulla piattaforma Issuu e scaricabile in pdf
Si può inoltre richiedere una copia in pdf inviando una e-mail a uncem@provincia.torino.it