Marco Emanuele Tosi, “Sciare in un mondo fragile. Quattro amici sul filo della crisi climatica”, Monte Rosa Edizioni 2021, pp. 160, 15.90 euro.
Quattro amici, appassionati di montagna, decidono di andare al Word Economic Forum di Davos per manifestare il proprio dissenso ai Grandi della Terra, che con le loro strategie economiche irrispettose dell’ambiente stanno rovinando il pianeta. E fin qui nulla di strano. Ma cercando di essere il più possibile coerenti, i quattro mountains users sviluppano da anni ormai una filosofia tutta loro, un approccio alla terre alte che battezzano “Allontanare le montagne”, riportandole alla loro distanza naturale, pre boom economico con auto per tutti, per proteggerle dal turismo di massa e dall’inquinamento che le stanno letteralmente consumando. Decidono quindi di andarci a piedi, anzi in sci, attraverso creste e valichi delle montagne. Fino a Sondrio in treno, e poi via, lungo linee bianche con bivacchi in igloo, ricoveri nei fienili e tanta solidarietà da parte delle persone incontrate. Un viaggio di riflessione, fuori dagli schemi e fuori dal tempo per tornare a pensare al rapporto dell’uomo con l’ambiente montano. Tra gatti batti pista con gonfiabili che attraversano l’ormai sottile lastra di ghiaccio dei laghi svizzeri ai cannoni che sparano neve incessantemente nelle ore di freddo, alla piazza di Davos dove trovano Greta Thunberg e centinaia di giovani a manifestare con loro per il futuro del nostro pianeta.
Maurizio Dematteis