«Ti faccio un esempio – inizia Patrizia Palonta, gestrice del Rifugio Locanda Lou Lindal di Preit –. Se un cliente mi chiede una tazza di tè, non mi limito a portargli la teiera e il cofanetto con le bustine. Arrivo con la mia collezione di infusi: glieli faccio annusare e provo a fargli indovinare il nome delle erbe. Al turista della montagna di oggi non interessa essere ospitato e servito. È curioso, vuole scoprire, desidera sperimentare».
La Locanda, posta sulla porta d’ingresso della Gardetta, in borgata Preit di Canosio, sorge sul terreno di scialpinisti e fondisti. «Da sempre – spiega Patrizia – abbiamo intercettato un certo tipo di ospite. È attento all’ambiente, ai prodotti locali e alle attività della borgata. Riconosco nei nostri avventori un sempre più grande bisogno di “relazione”: si lasciano raccontare qualcosa sui nostri piatti, parlano tra di loro e vogliono essere coccolati. Cercano un posto in cui essere se stessi».
La locanda è in crescita: intorno a uno zoccolo di clienti “affezionati”, l’attività, grazie al passaparola, è andata a pescare nel bacino turistico francese. In inverno sono loro a fare la differenza: gruppi di scialpinisti che frequentano la montagna nei giorni infrasettimanali oppure guide che ogni volta tornano al Rifugio con clienti diversi. Gli italiani invece salgono solo nei fine settimana. Col caldo aumentano i giorni di permanenza e le famiglie. Alcune provengono dalla Germania e dalla Francia, ma sono soprattutto quelle italiane a frequentare la Val Maira in estate. «Le coppie e le famiglie si fermano anche una settimana. Preit e la valle offrono tante cose da fare: insegniamo a lavorare il feltro e a fare il sapone, organizziamo dei laboratori di letture per i bambini. È il nostro modo di intrattenere gli ospiti. Lo facciamo sia in estate che in inverno. Col freddo riesumiamo qualche pellicola e invitiamo i gruppi nella sala proiezioni. Partecipano sempre con molto entusiasmo». I mesi di cambio stagione continuano ad essere i più difficili per la Locanda, che, a maggio e novembre, resta chiusa.
Negli ultimi anni gli ospiti del Lou Lindal si sono fatti più attenti ai costi. «Fanno molta attenzione a quanto spendono – svela Patrizia –. Le coppie, piuttosto che scegliere la matrimoniale a 55 euro, preferiscono risparmiare 10 euro e dormire in camerata. La crisi però in qualche modo ci ha sostenuto: i nostri prezzi rimangono competitivi e sono senza dubbio convenienti rispetto a quelli degli alberghi classici. Laggiù poi non ti preparano il tè come qua: questo, per i nostri ospiti, fa la differenza».
Daria Rabbia

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