Il Master World Natural Heritage Management, fiore all’occhiello della Scuola per il governo del territorio e del paesaggio di Trento, riparte per il quinto anno consecutivo. Con una domanda di iscrizioni in costante aumento e una sensibilità crescente da parte dell’opinione pubblica nei confronti delle potenzialità di una buona gestione dei patrimoni naturali. Buona gestione in grado di creare sviluppo e amor proprio all’interno dei territori.
«L’attenzione all’ambiente, al territorio e al paesaggio resta ancora oggi una questione che va riproposta e tutelata con grande cura di anno in anno – spiega Ugo Morelli, psicologo, docente universitario a Bergamo e Presidente del Comitato Scientifico del Master. – La spending review obbliga le amministrazioni a effettuare tagli, anche nella formazione, molto spesso realizzati in maniera lineare con difficoltà nel definire le priorità. E ancor più spesso è proprio il paesaggio a farne le spese. A Trento fortunatamente, anche grazie all’impegno personale dell’Assessore di riferimento Mauro Gilmozzi, il nostro Master può rinnovarsi di anno in anno». Con risultati interessanti, e allievi che oggi mettono le competenze acquisite a Trento a disposizione di comunità montane e di valle, Apt, comuni, musei. «La responsabile comunicazione della Fondazione Dolomiti Unesco, per esempio, è una nostra ex allieva», sottolinea Morelli. E nella Fondazione lavorano altri due ex allievi. Poi la prestigiosa Accademia europea di Bolzano, per tutti Eurac, che impiega attualmente tre ex allievi del Master. E altri tre impegnati nella promozione, gestione e marketing della zona protetta dell’Etna, in Sicilia.
«Le Dolomiti sono state un pretesto da cui partire – continua Ugo Morelli -. Nel corso di questi anni abbiamo creato delle reti lunghe che collegano la nostra scuola con lo Jungfrau, le Langhe e le Eolie». Formando degli ambasciatori che dal Trentino si distribuiscono in tutta Italia ed Europa a servizio di paesaggi particolari da gestire, organizzare e promuovere.
«Se il Master esiste ancora lo si deve al fatto che siamo stati capaci a non fossilizzarci su un solo settore specialistico tipo quello economico, ne a rivolgerci unicamente ai paesaggi naturali montani. Abbiamo tenuto uno sguardo più ampio, all’interno del quale ogni bene diventa tale attraverso una rappresentazione simbolica. E allora i nostri allievi devono essere in grado di fare management tra il bene naturale e i possibili fruitori, locali o provenienti da fuori».
Il World Natural Heritage Manager, spiega il Presidente del Comitato Scientifico del Master, deve quindi essere una sorta di «traduttore posto al crocevia di diverse istanze, capace di favorire il dialogo tra le cose, gli artefatti e l’ambiente, e attento nel capire cosa queste realtà evocano nel potenziale fruitore».
I posti a disposizione del Master World Natural Heritage Management per l’edizione 2017 sono 15; le candidature sono aperte sino al prossimo 11 dicembre 2016, e le selezioni si terranno il 13 e il 14 dicembre 2016; il percorso si svolgerà a Trento dall’11 gennaio al 15 dicembre 2017; il Master è proposto dalla Provincia autonoma di Trento, attraverso la tsm-step Scuola per il governo del territorio e del paesaggio e l’Università di Torino, in partnership con Fondazione Dolomiti Unesco, Museo delle Scienze (Muse), Arte Sella e Centro Studi Silvia Santagata Ebla.
Maurizio Dematteis
Info: Master Wnhm