Si è svolto il 17 settembre scorso al Policampus di Sondrio un interessante convegno dal titolo “La Malaombra, il perturbante caso dei suicidi in una vallata alpina”. Si tratta della Valtellina, particolarmente segnata da tragici casi di disagio giovanile e da molti anni al centro di cronache drammatiche sul suicidio, come peraltro accade in altre ricche vallate alpine (Valle d’Aosta, Val Venosta, Cortina d’Ampezzo). Il Convegno è stato caratterizzato dalla presentazione della ricerca sul tema condotta da Communitas e dal Consorzio Aaster, diretto dal sociologo Aldo Bonomi:

«La Valtellina conta poco più di 180mila abitanti. Uno spicchio della città infinita, eppure i suoi disagi ci riguardano tutti… Certamente delle due figure dominanti del secolo passato, il deus ex machina della famiglia patriarcale e l’ellettro-mezzadro sono ormai figure depotenziate e il ruolo emergente della donna non si trasferisce automaticamente in quella della madre. Altra figura in crisi di autorevolezza. Siamo a rischio di un nucleo che galleggia senza padri e senza madri.

Dalla ricerca emerge chiaramente che se vi è un luogo che esplica la psicotizzazione dell’epoca questa è la famiglia, non più in grado di reggere il suo artificio e le artificialità da cui è circondata…

La Valtellina, tra le provincie più ricche e in cima alle classifiche del risparmio, è un piccolo forziere di benesse. Che però evidentemente non basta…».

www.aaster.it