Progetto P.O.N.T.I.L.E.
Luogo: Pontechianale (1614 m), CN
Progetto: Sellini e Gili Studio Architetti Associati
Committente: Comune di Pontechianale
Cronologia: progetto 2008, lavori 2008 – 2010

Nell’appuntamento estivo della rubrica “Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale” vi presentiamo il progetto di riqualificazione del lungo lago di Pontechianale (Cn), nell’alta Valle Varaita. Un microintervento su spazi in genere trascurati nei contesti alpini ma che diventano occasione per reinventare il rapporto tra naturale e artificiale.
L’operazione P.O.N.T.I.L.E. – Progetto Organico Naturalistico Turistico Integrato ad un Lago Eccezionale – nasce dalla volontà congiunta dell’Amministrazione Comunale e di un campione italiano di canoa di creare una scuola di kite-surf, wind-surf, canoa e canottaggio che sfruttasse la potenziale navigabilità del lago alpino. L’intervento ha riguardato il recupero della sponda nord-occidentale del paese, un’area “di risulta” tra abitato storico e lago che tuttavia rappresenta il primo e principale fronte del paese per chi giunga dalla bassa valle.
Una nuova scogliera definisce in modo netto il limite tra terra umida ed asciutta fungendo altresì da supporto per una lunga passeggiata realizzata in legno. Alla sua estremità occidentale, un lungo pontile si protende per oltre cinquanta metri nelle acque cristalline del lago permettendo agli sportivi di accedere agevolmente allo specchio d’acqua anche quando il livello delle acque diminuisce estendendo la spiaggia antistante. La zona verde retrostante la camminata, anch’essa riqualificata, ospita invece diverse attrezzature per il gioco e il tempo libero.
All’incrocio tra scogliera e pontile una piccola costruzione funge da fulcro e cerniera dell’intero intervento ospitando al suo interno un piccolo punto ristorazione e una rimessa. Si tratta di una semplice costruzione a un piano fuori terra coperta da un ampio tetto a due falde in lose che presenta a primo acchito la stessa grana insediativa e lo stesso aspetto degli edifici tradizionali dell’abitato storico. Solo la geometrica ripartizione dei prospetti principali in bande verticali che alternano tamponamenti pietra e legno e l’utilizzo di brise-soleil in legno per proteggere le aperture evidenziano la natura contemporanea dell’edificio.
Si tratta di un intervento che, pur lavorando quasi solo sulla riconfigurazione dello spazio aperto e la riorganizzazione di un precedente terrain vague, è capace di ridefinire l’immagine dell’intero abitato di Pontechianale. Un intervento quindi che re-introduce anche nei dei piccoli centri alpini il tema, all’apparenza scontato eppure tutt’altro che banale, dell’attenzione alla qualità degli spazi aperti pubblici.
Roberto Dini e Mattia Giusiano