Il documentario, traendo spunto da un articolo scientifico di Pier Paolo Viazzo e Roberta Clara Zanini (“Approfittare del vuoto”? – Prospettive antropologiche su neo-popolamento e spazi di creatività culturale in area alpina), propone una riflessione su Dolomiti Contemporanee, realtà che dal 2011 opera nella regione dolomitica per valorizzare siti inerti, dall’elevato potenziale, creando spazi d’azione creativi in territori marginali, spesso trascurati dalla politica.

Un’indagine condotta dalla geografa milanese Silvy Boccaletti, in collaborazione con il fotografo lucano Francesco Mastrogiulio, con il supporto del Gruppo Terre Alte del CAI, attraverso interviste e immersioni audiovisive nel paesaggio contemporaneo veneto e friulano. Dal Nuovo Spazio di Casso (Provincia di Erto e Casso) a Progetto Borca, nell’ex Villaggio Eni di Corte di Cadore, alle pendici del Monte Antelao, passando per il Forte di Monte Ricco (Pieve di Cadore) e i siti industriali disseminati nel fondovalle bellunese.
Nel video-racconto si alternano le considerazioni dell’antropologo Francesco Remotti alle esperienze degli attivatori del paesaggio dolomitico, tra cui Gianluca D’Incà Levis, ideatore e curatore di Dolomiti Contemporanee, Marta Allegri, artista e docente all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Lorenzo Barbasetti di Prun, iniziatore del progetto Prometheus, e Romina Manarin.
Sebbene i protagonisti evidenzino prospettive diverse, la direzione verso cui convergono è la stessa: la produzione culturale e creativa non è una prerogativa esclusiva dei grandi centri urbani.

“Approfittare del vuoto. Il caso di Dolomiti Contemporanee” (Italia, 2019), regia e ricerca di Silvy Boccaletti con il contributo del Gruppo Terre Alte CAI, fotografia e riprese di Francesco Mastrogiulio, sound design di Sebastiano Fusaro.

Guarda il teaser: https://youtu.be/8jYa_HQMpn4

Guarda il documentario completo: https://youtu.be/XCx-mWUEGb