L’apertura dei lavori è spettata alla professoressa Agata Spaziante, direttrice del DiTer, il Dipartimento interateneo territorio, coorganizzatore dell’evento, che ha salutato la nascita dell’Associazione sottolineando le possibili future collaborazioni tra le due realtà sui temi della montagna.

Il giornalista curatore della trasmissione Rai Tgr Montagne Battista Gardoncini ha fatto gli onori di casa coordinando la giornata, e chiamando in causa i quattro relatori soci di Dislivelli, ha sottolineato le due anime dell’Associazione, quella della ricerca e quella della comunicazione,.

Giuseppe Dematteis, presidente di Dislivelli, ha aperto la sezione delle relazioni legate alla ricerca ricordando come la nascita dell’Associazione si colloca nel solco di Torino città delle Alpi, esperienza portata avanti nel capoluogo piemontese dal compianto Rinaldo Bontempi nel periodo pre olimpiadi Torino 2006.

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La parola è passata poi a Roberto Gambino, che ha ricordato come, all’interno della ricerca, la rinascita della montagna implica il riconoscimento della sua “territorialità”, oggi spesso oscurata dalle immagini stereotipate.

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A Enrico Camanni, vicepresidente dell’Associazione, è toccato il compito di aprire la discussione sul versante della comunicazione e informazione sulla montagna, spiegando che la linea di Dislivelli in materia partirà dalla consapevolezza dell’avvenuto tramonto della civiltà alpina tradizionale.

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E’ seguito l’intervento di Roberto Mantovani, che ha sottolineato come le culture locali costituiscono oggi la condizione prima della rinascita della montagna, per costruire nuove consapevolezze, immagini e rappresentazioni anche all’interno del mondo dell’informazione.

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Alla presentazione delle relazioni è seguito il dibattito, nel corso del quale, tra gli altri, Giacomo Lombardo, sindaco di Ostana (Cn) e presidente dell’Associazione di promozione della cultura occitana Chambra D’Oc, ha invitato i legislatori a fare una breve esperienza di amministrazione nel suo piccolo comune. Per rendersi conto delle crescenti difficoltà nella gestione del municipio, a causa di alcuni vincoli imposti dall’alto, come ad esempio quelli legati al piano regolatore; Paolo Sibilla, professore ordinario di “Antropologia delle Società Complesse” all’Università degli Studi di Torino, ha voluto sottolineare l’importanza della storia delle popolazioni alpine e delle minoranze linguistiche esistenti in tale territorio.

Finito il dibattito è partita la tavola rotonda, all’interno della quale Battista Gardoncini ha dato la parola al professor Luca Battaglini, Presidente del Corso di laurea interfacoltà in Scienze e cultura delle Alpi, che ha segnalato la recente nascita dell’associazione Proalp, formata da laureati e laureandi del percorso formativo interfacoltà. Antonio De Rossi, docente di Progettazione architettonica presso il Politecnico di Torino e socio di Dislivelli, ha sottolineato il cambiamento in atto nelle vallate alpine, elencando una serie di progetti architettonici all’avanguardia dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Come ad esempio quello che ha seguito personalmente presso il comune di Ostana, in Valle Po. Esempio che ha colto immediatamente Annibale Salsa, antropologo, direttore del Cai nazionale e anche egli socio di Dislivelli, per ricordare come ancora una volta le popolazioni delle vallate alpine cambiano e si rinnovano. Alessandro Portinaro, vicepresidente del Centro d’Iniziativa per l’Europa, ha inquadrato la Regione alpina all’interno dell’Unione, illustrando le numerose opportunità di finanziamento per progetti Ue o transfrontalieri. Il Sociologo e Direttore dell’Istituto di ricerca Aaster Aldo Bonomi ha voluto inquadrare le Alpi al centro di una zona nevralgica del rapporto tra locale e globale, dove grazie al rapporto tra coscienza di luogo ed economia dei flussi, spetta alle popolazioni montane affrancarsi dalla rappresentazione degli abitanti di periferia e di luoghi marginali.

La compagine politica è partita dalle considerazioni di Lido Riba, presindete Uncem Piemonte che, accogliendo l’analisi di Aldo Bonomi, ha esposto le potenzialità delle valli piemontesi, ricche di acqua, sole, vento e foreste, all’interno della nuova green economy in ascesa. L’Assessore della Provincia di Torino con delega alla montagna Marco Balagna ha sottolineato l’impegno del suo ente nei confronti della montagna, citando il recente finanziamento del progetto “Vivere a km 0”, primo lavoro a cura della neonata associazione Dislivelli, mentre Mercedes Bresso, Presidente della Regione Piemonte, ha portato ad esempio delle nuove sfide che aspettano le vallate alpine la questione Tav-Tac in Valle di Susa, recentemente tornata all’onore delle cronache.