Oncino, Valle del Lenta, quota 1220, ottantuno residenti. Anche se a qualcuno può sembrare strano per il secondo anno consecutivo ha aderito a “M’illumino di meno”, la celebre campagna radiofonica sul risparmio energetico, promossa dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di Radio Rai 2, che si svolge tutti gli anni nel mese di febbraio.
La scintilla che ha scatenato la voglia di partecipare, già nell’edizione 2011, è stata proprio quella dell’ossimoro “M’illumino di meno”. In quest’occasione si è voluta cogliere anche la sfida, di proporre su Radio2 una canzone (testo della scrivente, musica di Piero Abburà), che non avesse pretese di diventare un inno al risparmio energetico (non è questo il nostro problema), ma un elemento di patrimonio culturale, che in poche strofe descrivesse dove siamo, cosa facciamo, le nostre risorse e cosa ci aspettiamo dal futuro. È nata “M’illumìnno”, dove si sottolinea che in Inverno quassù rimaniamo pochi più di venti. E nel ritornello si asserice che “anche se di meno m’illumino io vivo a Oncino”, senza fare riferimento solo alla bassissima densità d’illuminazione pubblica e privata, che è invidiabile (in ogni notte serena pare di toccare le stelle con un dito). Si sottolinea anche come noi apprezziamo il Luogo dove viviamo e vorremmo che avesse un futuro, anche se siamo piccoli e poco visibili e esprimiamo un basso peso politico.
Essere in pochi non dà per scontato che si sia sempre d’accordo su tutto, ma alla maggior parte di noi fa piacere creare occasioni per stare insieme, e se nel fare queste cose possiamo includere anche le tante persone affezionate a Oncino, o quelli che pur essendone originari hanno scelto o necessitano di vivere altrove, la motivazione cresce.
Prepararci alla giornata per il risparmio energetico ci ha collocato in un’altra dimensione, permettendoci di partecipare a un evento di portata nazionale, quasi ecumenico, che assembla un territorio molto esteso ed eterogeneo, affratellato da scenografie soffuse e iniziative virtuose.
Nel 2011 l’adesione fu promossa da due delle associazioni qui presenti, la Stellalpina e il locale gruppo Ana. Quest’anno invece, vista la più proficua collaborazione con l’Amministrazione comunale, ci siamo davvero espressi all’unisono, festeggiando infine, il 17 febbraio, con una cena comunitaria presso l’accogliente sala consigliare.
Con l’incipit del “M’illumìnno” introduciamo un messaggio: siamo un piccolo comune, non vorremmo illuminarci di meno, altrimenti rischiamo di farci spegnere, consapevoli che la montagna non è solo gioco, ma elemento importante e quotidiano di un fragile equilibrio. E ricevere riscontri sul brano scritto ha gratificato l’impegno a voler valorizzare una piccola valle e alimentare un sano senso di appartenenza. Quassù restano da sbloccare alcune condizioni avverse rispetto al potenziale ricettivo, ma lo spirito di accoglienza è buono, non ci esimiamo quindi dall’esprimere l’invito a frequentare la montagna, soprattutto le valli escluse dai circuiti più conosciuti, dove spesso si trovano paesaggi incantevoli e silenziosi, e quasi sempre i viaggiatori possono incontrare almeno una persona che alacremente lavora perché il suo Luogo non muoia.
Il paesaggio è tornato a rappresentare un valore importante, ma occorre ancora lavorare sulle reali possibilità di un territorio marginale, in connubio con l’adeguata riqualificazione dei servizi.
Maria Grazia Allisio