Val Maira. Ambiente, cultura e tradizioni di un’affascinante valle occitana, +eventi edizioni, Cuneo 2011. 320 pagine, 19,50 euro.
Una guida turistica fatta bene dovrebbe invogliare chi legge a visitare il luogo che descrive se non lo conosce e spingere a riscoprirlo con occhi diversi chi c’è già stato. Tanto il visitatore affezionato che l’esordiente dovrebbero poter trovare tra le sue pagine non soltanto informazioni e curiosità, ma anche indicazioni utili su cosa fare durante il giorno e dove mangiare e dormire tra un’escursione in montagna e una visita al museo. Non guasterebbe inoltre che la guida avesse un formato ridotto e un peso ragionevole e che i testi fossero corredati di immagini accattivanti. La nuova guida della Val Maira risponde a tutti questi requisiti. È piccola ma esauriente, prodiga di notizie interessanti e completa di utili informazioni sulla ricettività e sulla ristorazione in valle.
Le diverse parti in cui è suddiviso il volume hanno zoom differenti. La sezione “Territorio” mette a fuoco aspetti generali di tipo culturale e naturalistico. Qui vengono presentati (nell’ordine) la storia, la lingua, le tradizioni, l’arte, l’architettura, la gastronomia e l’ambiente della Valle Maira. Ogni capitolo è accompagnato da brevi note e da spunti di approfondimento in corpo minore che rendono più varia la pagina e il discorso. Al termine della prima sezione è dedicato spazio all’escursionismo a piedi. Vengono presentate le quattordici tappe dell’anello dei “Percorsi occitani”, un sentiero panoramico che collega tutti i comuni della valle, e altri interessanti itinerari tematici percorribili in giornata. Per scoprire l’intera offerta escursionistica e per maggiori dettagli sui percorsi il consiglio è quello di abbinare alla guida la consultazione della cartina dei sentieri della valle o una delle pubblicazioni specialistiche esistenti.
La seconda sezione della guida, “Paesi e borgate”, stringe a inquadrare uno per uno i quattordici comuni della vallata, pescando nel dettaglio singoli aspetti poco conosciuti, ma degni di nota o semplicemente curiosi. Sono così citati i famosissimi Ciciu del Villar, ma anche i meno noti massi su cui scalare nelle vicinanze, si parla delle incisioni a coppelle di Roccabruna e di una curiosa illusione ottica in direzione della borgata Sant’Anna, ci sono il ponte medioevale e la via dei morti di Cartignano, ma anche gli alberi da abbracciare del vallone di Foresti a San Damiano e i ciclamini da ammirare di Macra, sono descritti l’ecomuseo dell’Alta Valle Maira a Celle Macra e le chiese, i palazzi e il ponte di Stroppo, gli affreschi di Hans Klemer a Elva e le meraviglie delle borgate di Marmora, gli sport e le impronte di dinosauro a Canosio, le architetture e le caserme di Prazzo, i geositi e le sorgenti del Maira a Acceglio. Nemmeno il più scrupoloso e affezionato habitué della Val Maria, c’è da scommetterlo, conosce tutti i piccoli o grandi tesori citati nel testo. Per ogni paese, una intelligente piccola mappa permette di rendersi conto della disposizione delle numerose borgate intorno a ogni capoluogo e di collocare nello spazio ciò che viene descritto nel testo, mentre uno specchietto ricorda per ciascun paese i principali appuntamenti festivi dell’anno.
Brani di poesie nella parlata locale e una ricca aneddotica conferiscono un tono coinvolgente alla guida, la cui grafica movimentata rende più piacevole la lettura. Colpiscono infine, oltre alle foto di buona qualità, le coppie di ritratti fotografici abbinate a ogni comune: per ogni paese, qualcuno “ci ha messo la faccia” e una testimonianza. Si tratta di persone del posto divenute a qualche il titolo “personalità”: discendenti di acciugai e nuovi abitanti venuti da lontano, insegnanti e albergatori, monaci e sportivi, cantori e sarti di biciclette. C’è Peter Vogt, lo svizzero che ha fatto della Valle Maira un paradiso della MTB e ci sono due ragazze che lavorano orgogliosamente per la rinascita elvese, ci sono i “primi tedeschi a rimettere piede nella valle dopo la guerra” che hanno dato un forte impulso alla promozione turistica del territorio e i residenti che lavorano in valle da sempre. È una valle viva quella che si racconta dalle pagine della guida. Una guida pensata per chi cerca un turismo culturale di qualità, ma adatta a tutti i visitatori curiosi: per quegli escursionisti, alpinisti, sciatori e ciclisti curiosi di sapere che cosa può offrire la Valle Maira anche al di là di uno splendido sentiero, di una gratificante via da salire, delle distese innevate, di una gita a pedali su panorami mozzafiato.
Irene Borgna