Sono scesi 30 centimetri di neve e buona parte del vallone di San Michele di Prazzo, in val Maira, è stato tre giorni con le linee telefoniche interrotte; i paesi di Nerone, Chiotti e Chiappi, in val Grana, sono rimasti senza luce dalle quattro di notte fino all’una del pomeriggio, senza corrente al ripetitore televisivo e senza copertura per i cellulari. La prima nevicata su in valle ha destato qualche preoccupazione, perché ci ricordiamo ancora il disastro dell’inverno scorso, quando tutto è andato in tilt per una nevicata e le valli hanno riscoperto modi di vita antichi. Cosa dobbiamo aspettarci quest’anno?
Qualcuno è intervenuto per evitare alle valli un nuovo salto nel medioevo?
Le linee elettriche e telefoniche sono in miglior sicurezza?
I ripetitori della telefonia mobile sono presidiati meglio?
Il servizio di sgombero neve sulle statali e provinciali è stato reso più efficiente?
Un miglior coordinamento tra protezione civile e il territorio è stato programmato?
Il ruolo di governo dei sindaci è stato chiarito e sarà garantito o dovremo nuovamente assistere alla militarizzazione del nostro territorio?
Questo vi prego di evitarcelo!
Enel, Anas, Poste, gestori di telefonia mobile, ecc. hanno predisposto quanto serve per poter iniziare una stagione invernale con la garanzia di non trovarci in situazioni di emergenza quando di emergenza non si dovrebbe parlare?
Uncem, Provincia e Regione sono intervenute in qualche modo sul piano strutturale e operativo per evitare il ripetersi di simili situazioni?
All’inizio della stagione invernale queste preoccupazioni portano a sottoporre questi quesiti alle istituzioni competenti e alle aziende erogatrici di servizi e a proporre sommessamente la costituzione di un tavolo di coordinamento a cui far sedere qualcuno della montagna vera, perché assieme credo si possa fare meglio.
Mariano Allocco, 8 dicembre 2009, Presidio alpino Parate, Via Roma 26, 12028 Prazzo, tel 3357472434.
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