Nel 1934 Re Carlo Alberto fece costruire l’imponente Forte di Vinadio, struttura fortificata lunga oltre 1200 metri in linea d’aria, conclusa nel 1847. E mai utilizzata a scopi militari. Si tratta tuttavia di un’eredità bellica che, a differenza di alcune più recenti eredità olimpiche, grazie a una virtuosa gestione pubblico-privata, funge oggi da attrazione per le attività economiche e sociali del piccolo comune montano della Valle Stura.

«Il Forte è sempre stato una passione – racconta Raffaella De Gioanni, responsabile della struttura per conto di Marcovaldo, associazione incaricata della gestione da parte del Comune – e quando nel 2002 l’abbiamo preso in gestione, nel giro di cinque anni abbiamo portato il numero di visitatori nei mesi estivi da 650 a oltre 15 mila».

Come? «Realizzando un percorso multimediale denominato “Montagna in movimento”, un luogo divertente dove spiegare ai visitatori dai 5 agli 80 anni come le montagne siano state da sempre un ambiente aperto e di passaggio anziché un luogo chiuso e immobile», portando artisti di fama a esibirsi tra le sue mura e, non ultimo, organizzando fiere e appuntamenti per valorizzare le produzioni locali. Come il mercatino di Natale, giunto ormai alla sesta edizione, unico nel suo genere nelle valli alpine del Nordovest, che si tiene tutti gli anni nell’ultimo weekend di novembre.

«Vivendo sei mesi all’anno a Vinadio – conclude Raffaella De Gioanni – parlo spesso con gli albergatori e i commercianti: sono contenti dei ritorni sulle loro attività. La gente arriva ormai anche dalla Toscana, dall’Emilia Romagna o dalla Francia. Viene per visitare il Forte, si ferma in paese a mangiare e compra i prodotti locali».
Maurizio Dematteis
Info: www.fortedivinadio.it