A partire dalla val Germanasca si segnalano:
– La mappa del sentiero di Villa di Prali – Sentiero dell'”Inverso”, da Ghigo di Prali all’Ecomuseo “Scopriminiera”. Un progetto, svolto nell’anno scolastico 2003/4, che ha coinvolto anche la pluriclasse elementare di Prali ed è stato realizzato grazie al coinvolgimento di due animatrici dell’Ecomuseo (Raffaella Prot e Susy Pascal).
– La mappa per il museo locale dei “Salsin”, a Salza di Pinerolo (referenti: Milena Fossat e Sabrina Breusa), realizzata nella primavera del 2007 con la popolazione del Comune grazie ai fondi della L.482/99.
Riguardo a questi progetti abbiamo chiesto alcune delucidazioni a Luca Genre – direttore della Tuno s.r.l., società che gestisce le attività dell’Ecomuseo delle Miniere e della Val Germanasca, a cui i due progetti hanno fatto capo. In quale ottica si sono inserite le due iniziative?
«Le mappe di comunità s’inseriscono sempre in progetti di coinvolgimento attivo della popolazione nelle attività culturali, spesso (come in questi due casi) con l’ulteriore obiettivo della produzione diretta di un risultato finale “riutilizzabile” anche a fini turistici».
Hanno fatto parte di progetti più ampi?
«Sì, la mappa di Prali rientrava nel progetto pluriennale Leader + (2000/6), mentre quella per Salza nel piano delle attività della L.482/99. Inoltre entrambe facevano parte del programma di attività sviluppato dall’Ecomuseo Regionale della Val Germanasca».
Hanno avuto una ricaduta (e di che tipo) sul territorio?
«In concreto si è realizzato il recupero “fisico” di un sentiero e la realizzazione di un museo».
Quale è stata la “letteratura” eventuale di riferimento? Come si è lavorato nella pratica?
«Questi erano fra i primi progetti pilota di questo tipo realizzati in Italia e avevano come riferimento tutto ciò che riguardava il tema “ecomusei & C”, tra cui alcune esperienze inglesi. Sono state applicate le indicazioni fornite durante la formazione, che ci era stata fatta dal personale del Laboratorio Ecomusei di Torino e che poi è confluita nel “Manuale del facilitatore”. Il diario del percorso di Prali è stato stampato e distribuito a tutti gli ecomusei della Regione Piemonte. La mappa di Prali e il suo progetto globale di animazione è inserita negli atti delle varie azioni realizzate dal Gal Escartons nel periodo 2000/6 (misura 3.1), mentre un estratto della mappa di Prali è stato pubblicato sul sito www.ecomusei.net».
Sulla scia di queste esperienze in val Chisone si è dato il via alla mappa di comunità di Castel del Bosco (Roure), avviata nel 2009 e realizzata con i fondi della L.482/99. La coordinatrice, Manuela Ressent, ha raccontato, durante la serata di apertura del progetto per Pomaretto, le varie fasi dei lavori, che «hanno portato alla realizzazione di tre mappe tematiche, che verranno esposte nella piazza del paese nella prossima estate, durante una festa».
Manuela Rosso