«Unika? Una realtà nata per portare il cliente dall’artista». Così definisce il sodalizio degli artigiani del legno Filip Moroder Doss, presidente dell’associazione che raccoglie scultori, doratori, policromatori e scultori di ornamenti della Val Gardena. Sottolineando il forte valore dell’individualità di ognuno degli oltre 40 aderenti, all’interno di un progetto comune nato per promuovere, sviluppare e innovare un’eredità artigianale unica al mondo. «Unika nasce come unione degli artisti spinti dalla necessità di promuovere la loro immagine verso un pubblico più vasto», racconta il presidente. Uscire dalle botteghe per entrare nel “mondo globalizzato” tutti insieme. Attraverso il sito web www.unika.org, l’annuale manifestazione estiva dal titolo “Fiera degli scultori in Val Gardena”, lo spazio espositivo “Galaria Unika” ad Ortisei, esposizioni temporanee e permanenti, ma soprattutto l’originale serie di “Progetti collettivi”. «Fin dall’inizio abbiamo realizzato lavori insieme – continua Moroder –  poi per il decimo anniversario ci siamo detti che dovevamo creare qualcosa di visibile. Abbiamo realizzato “I tifosi”, ognuno di noi ha fatto un personaggio, e li abbiamo portati in tournée».

Dalla Baviera al Piemonte, da Torino a Colonia, l’opera collettiva ha girato mezza Europa. Fino a quando la ditta Sportler ha commissionato un’altra opera collettiva a Unika: “Scalatori famosi”, 26 sculture lignee di altrettanti famosi scalatori nazionali ed esteri. «Nel 2011-2012 abbiamo infine realizzato una testa gigante – continua Moroder – per continuare la nostra opera di marketing con la forza dell’unione».
Nell’elenco degli affiliati colpisce il numero elevato di volti giovani, per chi come me è abituato agli artigiani attempati delle valli del Nordovest. Eppure non basta, perché secondo il presidente di Unika «si rischia di perdere una generazione. Ci mancano i giovani, i ventenni che seguano scultura e pittura. Perché il nostro è un mestiere che dà soddisfazione, ma ha un tirocinio molto lungo. Bisogna cominciare per tempo». Ad Ortisei esiste una scuola professionale, con cui il gruppo di Unika collabora. Ma sono sempre meno gli studenti della Scuola d’arte che scelgono i loro indirizzo. Eppure un mercato esiste, e ogni artigiano artistico ha il suo mercato: chi l’arte sacra, chi quella profana, chi lavora per il mercato italiano chi per quello tedesco. Anche l’interesse verso i prodotti realizzati cresce, come prova il numero crescente dei visitatori che ogni anno si recano alla fiera estiva ad Ortisei. Che l’attuale crisi del modello industriale riesca nel corso dei prossimi anni, assieme agli sforzi di Unika, a riavvicinare i giovani ad un’attività unica e preziosa per l’identità della Val Gardena?
Maurizio Dematteis

info: www.unika.org