La pastorizia è un mestiere antichissimo, ma io no! Ho 34 anni e da cinque allevo capre con mia moglie Marta per mungerle e fare il formaggio. Abitiamo a Sambuco tutto l’anno: d’estate portiamo le capre al pascolo nei dintorni del paese e in inverno le teniamo chiuse al caldo nella stalla.
Qualche anno fa il nonno di Marta venne a vedere i capretti che erano nati in quella stagione e ci disse che con tutti quei “chabrin” ai suoi tempi avrebbe potuto comprare tutta Sambuco. Noi ci paghiamo solo il fieno per l’inverno. In passato chi aveva 10-15 capre era considerato un capraro coi fiocchi. La pastorizia di oggi non è più quella di qualche decennio fa, il mondo è cambiato e ci sono problemi nuovi da risolvere e nuove tecnologie da utilizzare. Certamente le “capre brucano sempre l’erbetta”, leccano sempre il sale e sono sempre dispettose, ma dove una volta c’erano campi coltivati ora ci sono i boschi, oltre al sale si dà un po’ di mangime e per fare i formaggi bisogna seguire mille norme e fare continui controlli.
Ci capita spesso di raccontare ai nostri clienti del nostro lavoro, come vivono le capre e altre cose legate a quello che facciamo. Spesso in questi casi le persone ci guardano come pezzi da museo, un’attrazione strana in un mondo diversissimo da quello in cui viviamo. Si è creata una distanza enorme tra il mondo dell’agricoltura e il resto della società. Eppure il nostro continua a essere un bel mestiere, passiamo intere giornate all’aperto, siamo a contatto con gli animali, spesso soli, ma indipendenti e liberi. È anche un lavoro faticoso e impegnativo: al mattino sveglia presto, con l’oro in bocca, e la sera tardi sogniamo solo di infilarci sotto le coperte e poter finalmente dormire. Come in ogni mestiere ci sono molte conoscenze che si apprendono con l’esperienza, sbagliando e cercando le soluzioni migliori ai problemi. La cosa più importante del nostro lavoro sono le capre, a cui dedichiamo tutte le nostre attenzioni. Ogni animale ha un carattere, delle abitudini, un ruolo nella gerarchia sociale del gregge. Il nostro compito è capirne le esigenze e mettergli a disposizione ciò di cui ha bisogno, che sia cibo, riparo dalla pioggia o dal freddo, un aiuto durante il parto o le cure quando una capra è malata. Ogni capra ha la sua storia, ci sono aneddoti e vicissitudini e ci riproponiamo sempre di scrivere quelli più simbolici. Loro sono la nostra famiglia.

* Nato ad Alba nel 1982, ha studiato fotografia in Galles dal 2007 al 2010 e dal 2011 alleva capre a Sambuco, in alta Valle Stura.