Rimanere in montagna senza rinunciare all’apertura all’esterno, ingegnandosi con spirito di intraprendenza per trovare il modo di coniugare la passione con la soddisfazione professionale e con gli affetti, determinando un vero e proprio valore aggiunto al contesto montano.
Questo quanto è emerso nel corso dell’incontro “Lavoro nelle Alpi”, promosso dalla Consulta dei giovani di Feltre, Pedavena e Seren del Grappa “Diciamo La Nostra!”, venerdì 7 settembre presso il Centro didattico ambientale di Valpore, nel comune di Seren del Grappa. Dove una cinquantina di ragazzi, provenienti dalla Provincia bellunese alla Valle d’Aosta, hanno voluto sfidare il senso di fatalismo, pessimismo e campanilismo che troppo spesso viene attribuito agli abitanti delle montagne, riunendosi con l’obiettivo di confrontare e conoscere le diverse situazioni territoriali e occupazionali, ragionarci sopra e ricercare possibili soluzioni. Nella giornata di sabato, tre tavoli di lavoro sono stati coordinati da tecnici invitati all’evento: Matteo Aguanno del GAL Prealpi-Dolomiti, Alessio Surian, docente di comunicazione all’università di Padova, e la ricercatrice Monica Argenta affiancata da Chiara Buttignon.

Come già era emerso dalla ricerca “Giovani in rilievo”, condotta nel 2010 sui giovani dei territori montani veneti, la fascia più giovanile della popolazione dimostra un solido attaccamento al proprio territorio, un amore incondizionato per la propria terra che è sempre «il posto dove si sta meglio». Questi giovani necessitano, tuttavia, di fiducia e supporto da parte del mondo politico, proprio come i coetanei di città. Ritenendo fondamentale che le amministrazioni sostengano in modo particolarmente sensibile e mirato i loro veri bisogni, nella giornata di domenica hanno voluto e saputo esporre le loro idee e progettualità a una platea di amministratori locali e regionali, rappresentanti dell’Ascom e di svariate altre realtà produttive.

«E’ fondamentale l’ascolto della componente più giovane della cittadinanza – sostiene Andrea Nascimbene, Presidente della Consulta “Diciamo La Nostra!” –; non solo per le progettualità connesse alla socializzazione e all’aggregazione, ma per una pianificazione più fresca degli importanti nodi di sviluppo di una comunità quali l’urbanistica, le pari opportunità, politiche della casa e del lavoro».

L’incontro “Lavoro nelle Alpi” è la prova che un movimento nato “dal basso” e con pochi mezzi a disposizione, ma con il reale intento di trovare un dialogo con tutti i livelli di una comunità, è fattibile e soprattutto proficuo. Documenta la capacità e la determinazione delle giovani generazioni a impegnarsi per un rilancio dell’intero territorio montano che, come è emerso anche in quest’ultima esperienza sul Grappa, possiede un patrimonio umano e naturale di immenso valore e bellezza.
Monica Argenta

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