Su iniziativa di Dislivelli e del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio del Politecnico di Torino, mercoledì 10  aprile è stato presentato l’Atlante Nazionale Rurale, realizzato da CAIRE-Urbanistica e presentato dall’arch. Ugo Baldini e da Giampiero Lupatelli per conto dell’Archivio Osvaldo Piacentini di Reggio Emilia. Fu il Ministro dell’Agricoltura Marcora, partendo dall’esperienza del Progetto 80, a commissionarlo direttamente a Piacentini nei primi anni ottanta. Marcora era infatti  convinto che fosse necessario dotarsi di uno strumento di lettura del mondo rurale e della sua progressiva evoluzione, partendo dal territorio e dal contesto socio-economico generale.

A distanza di tanti anni emerge l’attualità di questa iniziativa che il Ministero dell’Agricoltura ha continuato a finanziare, allo scopo di rappresentare i fenomeni in modo diffuso, omogeneo e sintetico su tutto il territorio nazionale. In tal modo è stato costruito anche  un sistema di indicatori per rafforzare le politiche agricole e territoriali a partire dal tema dello svantaggio. Questo strumento è servito ad esempio per la classificazione delle aree svantaggiate nel 1997 (D. Lgs. 146/97). La politica europea di sviluppo rurale, e ancor prima l’iniziativa comunitaria Leader, hanno richiesto alle Regioni un approccio integrato allo sviluppo e questo strumento offre un insieme di conoscenze che consentono l’analisi comparata dei differenti sistemi locali di cui si compone l’Italia. L’analisi si basa infatti sui sistemi locali del lavoro, come aggregazioni di particolare interesse per costruire le politiche di sviluppo locale.
Tutti gli interventi hanno segnalato quanto sia necessario continuare ad aggiornare l’Atlante, solo in tal modo le Regioni possono disporre di una base comune per la politica di coesione. La Commissione Europea richiede infatti sempre più una visione unitaria e integrata, come pure un approccio interdisciplinare, che stenta a  decollare anche nelle regioni sviluppate come il Piemonte. Questo strumento risulta inoltre particolarmente utile se si collega all’iniziativa dell’ex ministro Barca di proporre alle Regioni un progetto dedicato alle aree interne del paese, con l’intento di coordinare la politica di coesione con le politiche ordinarie sulla scuola e sulla sanità, attraverso indicatori come l’accessibilità. L’incontro e’ stato presieduto dal prof. Giuseppe Dematteis, presidente di Dislivelli, che ha concluso con la prof. Federica Corrado, responsabile della ricerca.
Maria Cavallo Perin

Guarda i video della presentazione:
Introduzione di Carlo Salone (DIST) e Beppe Dematteis (Dislivelli) – http://goo.gl/Rk9l9
Intervento di Ugo Baldini – http://goo.gl/CBQ2x
Intervento di Giampiero Lupatelli – http://goo.gl/ZIriX