Tutto è partito dall’iniziativa di due giovani registi, Andrea Fenoglio e Diego Mometti. In collaborazione con l’Associazione “Pensieri in Piazza” – nata nel 2006 con l’intento di costruire e consolidare uno spazio di confronto su problematiche di “vita in comune”, e il Laboratorio di Educazione ambientale della Comunità Montana del Pinerolese, hanno ideato e realizzato il progetto “Paesaggi del mondo”, una ricerca «sulla frontiera fra agricoltura ed ecologia e sulle prospettive di futuro ad esse connesse».
“La vita è un lavoro” (Ita, 2010, 46’) fa parte dei film-documentari del progetto, e indaga le potenzialità di nuovi processi produttivi (come l’agricoltura di prossimità, o i cicli aperti di produzione) e la loro percorribilità, facendosi strumento di riflessione e analisi durante le svariate proiezioni proposte sul territorio. Il film, una sorta di raccolta di appunti, è un interessante e ben montato viaggio nelle valli pinerolesi, raccontate attraverso le storie di nove donne che hanno scelto di lavorare nell’agricoltura. Le loro interviste costituiscono la trama narrativa – intervallata da immagini di paesaggio e scene di lavoro quotidiano, in una fusione tra gesti e pensieri – in cui le protagoniste affrontano «con concretezza una riflessione sul ruolo della donna in agricoltura, sulla crescente promiscuità tra città e mondo rurale, su pratiche politiche ed economiche capaci di ridefinire il territorio». L’intento non è quello di documentare in maniera esaustiva i diversi lavori, quanto di evidenziare come ci si possa inserire in una tradizione millenaria introducendo elementi innovativi. Le protagoniste, partendo «da scelte ecologiche pratiche, dalla tradizione, dall’attaccamento alla propria terra», hanno saputo creare processi virtuosi di sviluppo, in cui la loro esperienza, da tendenzialmente marginale, è divenuta una linea direttrice, da presentare e divulgare.
Manuela Rosso

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