«I pascoli alpini sono sicuramente un bene della collettività che va garantito e tutelato perché sono una risorsa ambientale non da poco: permettono di presidiare territori di alta montagna altrimenti abbandonati, lasciati a se stessi, e di salvaguardare il territorio». Non ha dubbi Fulvio Dalmasso, Sindaco dal 2013 a Vernante. Alla domanda “Cosa vuol dire per un Comune avere degli alpeggi oggi?” risponde senza esitazioni. Vernante, Comune della Val Vermenagna in Provincia di Cuneo, a collegamento fra la bassa e l’alta valle, ha infatti una decina di pascoli pubblici sparsi su tutto il territorio di sua competenza, che ogni cinque anni vengono dati in gestione a pastori “vernantin” (Vernantesi). La gestione dei pascoli è affidata tramite asta pubblica con un contratto d’affitto che impegna gli 11 pastori nei cinque anni di gestione a corrispondere un totale di circa 110.000 euro, e regolamenta il numero di carico massimo di bestiame per ciascun pascolo. «Per il Comune non costituisce un guadagno economico rilevante – continua il sindaco –, ma garantisce comunque la conservazione di un patrimonio ambientale e delle tradizioni locali uniche e peculiari del nostro territorio».

I pascoli di Palanfrè, tra i più importanti a livello comunale per estensione e localizzazione, oltre a essere ricompresi nel territorio del Parco Alpi Marittime e facilmente accessibili, impiegano quattro famiglie che, dai primi anni 2000, hanno deciso di abbandonare il precedente lavoro per dedicarsi anima e corpo all’alpeggio e alla pastorizia d’alta quota. Si tratta dei proprietari dell’azienda agricola Isola, produttori di latticini e formaggi per la vendita al dettaglio e al mercato del giovedì a Vernante. Creando una piccola filiera con il birrificio Troll, per la realizzazione di aromi e la produzione di un formaggio alla birra unico nel suo genere, hanno saputo innovarsi e innovare le risorse endogene di un territorio altrimenti inespresso.
Il Comune di Vernante incoraggia queste iniziative ambientali ed economiche, dove i pascoli garantiscono benefici ambientali rafforzando l’identità delle zone rurali e dei loro prodotti alimentari e costituiscono la base per la crescita dell’occupazione del territorio.

La zootecnia dei territori montani rappresenta una delle principali risorse in termini economici, di conservazione paesaggistica, di utilizzo del territorio e di produzione di qualità, una ricchezza indispensabile spesso ritenuta “marginale”, troppo “in alto” per essere raggiunta, ma che raccoglie in sé potenziali latenti in grado di generare sviluppo. Innegabile dunque l’importanza economica e ambientale degli alpeggi, soprattutto in Piemonte, dove la montagna ricopre più della metà dell’estensione territoriale complessiva. La superficie dei pascoli alpini piemontesi ammonta a 305.405 ettari, di cui circa il 42% è di proprietà pubblica.
Cristiana Oggero