Il Museo della canapa e del lavoro femminile “Fremo travai e tero” di Prazzo Inferiore, comune cuneese della Valle Maira, raccoglie circa 500 oggetti legati alla coltivazione e alla lavorazione della canapa nonché al lavoro femminile, al mondo contadino e all’artigianato locale. Il museo, i cui locali sono collocati al primo piano dell’ex Regia Pretura di Prazzo, fa parte del percorso dell’Ecomuseo dell’Alta Valle Maira. Si compone di un ingresso, in cui il visitatore è accolto da pannelli informativi, e da due stanze in cui sono ricostruite una cucina e una camera da letto. Sono presentati indumenti, abiti e biancheria in canapa indossati da manichini che richiamano le fattezze di alcune persone del luogo. Alcuni pannelli riportano aneddoti e stralci di interviste a donne della valle. Nel museo, inaugurato nell’estate 2007, operano volontari coordinati da una responsabile scientifica, Rita Franciscolo, da un comitato scientifico composto da studiose (Luciana Berardi, Margherita Cesano, Rita Franciscolo, Denisia Bonelli) e da tecnici specializzati nella ricerca e catalogazione di materiale etnografico (Maria Grazia Cesano e Dino Oggero).
Anche il Museo delle donne valdesi, in Località Serre di Angrogna, in Valle Pellice, è nato dall’iniziativa di un gruppo femminile locale. All’inizio degli anni Novanta, infatti, l’Unione femminile di Angrogna sostenne la realizzazione del museo come strumento per valorizzare il ruolo delle donne nella comunità. Nell’ottobre 2007, dopo due anni di chiusura, il museo è stato riaperto con un progetto allestitivo che presenta pochi oggetti e numerosi pannelli che illustrano, attraverso materiale fotografico e documenti, le storie di balie, maestre, operaie, missionarie, diaconesse e donne emigrate nei primi decenni del Novecento. Le storie di vita che animano il percorso museale portano a riflettere sul ruolo della donna all’interno e all’esterno della comunità valdese. Un’altra sezione descrive alcune figure femminili particolarmente significative nella storia protestante: si tratta di un percorso diacronico che illustra il ruolo delle donne nella chiesa valdese. Alcune vetrine presentano oggetti legati al culto e al lavoro quotidiano.
Valentina Porcellana