Nel corso dell’estate 2013, dal 27 giugno al 21 luglio, nella città di Verbania e in alcune vallate del Verbano Cusio Ossola è andata in scena la settima edizione di Lago Maggiore LetterAltura, Festival di Letteratura di Montagna, Viaggio e Avventura. Un nome che racchiude in sé l’idea e l’obiettivo principali che stanno alla base dell’evento: promuovere il territorio attraverso una manifestazione culturale, incentrata sui temi della montagna e del viaggio proponendo una programmazione di eventi ricca e diversificata.
In sette anni, in una cornice paesaggistica unica al mondo, che spazia dalle acque del principale lago piemontese alle vette oltre i 4000 metri del Monte Rosa, il pubblico ha potuto incontrare scrittori, alpinisti, registi, giornalisti, poeti e avventurieri, rappresentanti di organizzazioni internazionali; tra essi, solo per citarne alcuni, Jon Stefansson, Rachel Joyce, Alain Elkann, Kurt Diemberger, Gad Lerner, Philippe Daverio, Vandana Shiva, Reinhold Messner, Ermanno Olmi.
LetterAltura presenta una serie di peculiarità; in primis, il suo modello di diffusione sul territorio. Il festival, sin dalla sua nascita nel 2007, ha assunto la conformazione tipica di una cometa, con un nucleo principale di eventi che si svolge nel capoluogo Verbania e una scia di appuntamenti che ha toccato, di anno in anno, numerose località e paesaggi montani della Provincia: dal Parco Veglia Devero a Macugnaga Valle Anzasca, sino alle valli Antrona, Formazza e Vigezzo. Nel 2013 anche una giornata oltre confine, in Canton Ticino. Una scelta organizzativa faticosa ma molto efficace, perché ha permesso all’evento di svilupparsi a partire dai piani della partecipazione e del coinvolgimento diretto delle comunità locali. E a proposito di coinvolgimento, ricordiamo che il Festival è organizzato dall’omonima associazione culturale che conta più di 400 soci e ben 150 volontari, tra i quali molti under 18: il vero cuore pulsante della rassegna culturale.
Dopo sette edizioni LetterAltura si presenta con numeri di successo. Anche nel 2013, nonostante una riduzione del budget pari al 36% rispetto al 2012 – con un conseguente restringimento del numero di eventi inseriti in programma – la partecipazione è stata intensa con 13.939 presenze rilevate, numero che supera del 5% quello dell’anno precedente.
Ma quale sarà il futuro di Lago Maggiore LetterAltura? Ne abbiamo parlato con Giovanni Margaroli, presidente dell’associazione.
«Il futuro degli eventi come LetterAltura, ideati e sviluppati per promuovere il territorio, è oggi legato alla disponibilità di risorse che devono necessariamente essere dimensionate a un lavoro complesso, fatto di promozione sui media, coinvolgimento delle comunità e inserimento di nomi importanti nel programma. La domanda che attualmente ci poniamo, considerata la costante riduzione dei finanziamenti, è se sia ancora possibile investire, con successo, nella cultura locale, al di fuori dei grandi centri urbani. Una strada percorribile, che richiede un impegno prevalente di natura professionale non di tipo puramente volontaristico, potrebbe essere rappresentata dall’accesso ai fondi europei».
«In merito agli eventi legati al mondo della montagna e più in generale al rapporto tra le aree urbane e le terre alte – prosegue Giovanni Margaroli – vorrei inoltre portare l’attenzione sulla necessità di innescare percorsi di lavoro connotati da continuità e ampio respiro temporale. Fatta eccezione per l’area di Torino, che nel corso dei decenni ha saputo sviluppare un’interazione strutturata e consolidata con le vallate circostanti, il panorama regionale propone attività/eventi di natura episodica. Ma per dare vita a progetti di diversa portata, serve un qualitativo e determinato contributo del mondo politico».
Luca Lorenzini discoveryalps.it
Info: www.letteraltura.it
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