La sezione italiana della rete di comuni “Alleanza nelle Alpi”, nell’ambito di una collaborazione con Ministero dell’Ambiente e Segretariato Generale della Convenzione delle Alpi ha organizzato una serie di seminari sul tema delle linee guida per l’adattamento locale ai cambiamenti climatici. Le attività sono state realizzate con il supporto di Cipra Italia che svolge un mandato di coordinamento e animazione per i comuni italiani membri della rete.
Il primo dei seminari si è svolto a Ormea, comune dell’Alta Valle Tanaro, in Piemonte, colpito duramente dall’evento alluvionale dello scorso novembre. Nell’occasione si è affrontato il tema dell’adattamento rispetto ai rischi naturali alla presenza, oltre che di amministratori comunali, di esperti in meteorologia e nella gestione di eventi naturali estremi.
A Capizzone, comune della Valle Imagna, in Lombardia, è stato affrontato il tema dell’integrazione tra le diverse politiche di adattamento ai cambiamenti climatici e presentato il Documento di azione regionale sull’adattamento al cambiamento climatico della Regione Lombardia, prima regione in Italia ad attivarsi in tal senso.
Nel terzo seminario, tenutosi in Trentino, nel comune di Vallarsa, è stato affrontato il tema delle strategie di adattamento nell’ambito forestale. Qui si è evidenziato come gli obiettivi di adattamento relativi alla gestione forestale a livello locale mirano a incrementare la stabilità e la resilienza dei sistemi forestali e ad aumentare l’attenzione verso i servizi ecosistemici forniti dalle foreste.
A Budoia, in Friuli, in occasione della conferenza tematica annuale di “Alleanza nelle Alpi”, il 24 giugno scorso si è svolto il seminario conclusivo nell’ambito del quale i comuni hanno sottoscritto un impegno a favore del clima e in particolare a farsi parte attiva nell’adozione di strategie di adattamento al cambiamento climatico. Tale documento ha preso il nome di Carta di Budoia, dal nome del comune che ha ospitato la manifestazione e che ne è stato primo firmatario. Con quello di Budoia, gli altri comuni primi firmatari della Carta sono stati Capezzone (BG), Ostana (CN) ed Usseaux (TO).

La Carta di Budoia prende in considerazione i documenti e le strategie adottate a livello europeo e alpino, in particolare la Dichiarazione sui cambiamenti climatici adottata dalla IX Conferenza delle Alpi di Alpbach, il Piano d’Azione sul Cambiamento climatico adottato dalla X Conferenza di Evian, le “Linee Guida per l’Adattamento ai Cambiamenti Climatici a Livello Locale nelle Alpi” approvate dalla XIII Conferenza di Torino ed il Piano di Lavoro Pluriennale adottato dalla Conferenza di Grassau.
Con la sottoscrizione della Carta di Budoia i comuni alpini si impegnano ad attuare misure locali di adattamento ai cambiamenti climatici nell’ambito delle attività di pianificazione di competenza dell’amministrazione comunale, a porre in essere azioni volte a valutare i potenziali rischi e opportunità dei cambiamenti climatici per il territorio comunale, a promuovere il dibattito pubblico e aumentare la consapevolezza di cittadini, residenti e visitatori, circa rischi e opportunità connesse ai cambiamenti climatici a livello locale. Essi si impegnano, inoltre, a sperimentare l’attuazione di misure per la resilienza e l’inclusione di pratiche di adattamento settoriali e trasversali nei territori montani attraverso azioni-pilota, anche coordinate con altri livelli di governo del territorio e del paesaggio. Attraverso la Carta di Budoia i comuni alpini perseguono l’obiettivo di fare delle Alpi un territorio esemplare nell’ambito della prevenzione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici.
La sottoscrizione della Carta è stata aperta ai comuni alpini italiani (membri e non della rete di comuni “Alleanza nelle Alpi”) e successivamente, una volta tradotta nelle lingue alpine, attraverso la stessa rete “Alleanza nelle Alpi” e la collaborazione del Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi, verrà estesa ai comuni alpini degli altri paesi.
Francesco Pastorelli

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