«Le galline ci facevano le uova dentro. Quando eravamo piccoli, noi bambini ci giocavamo a nascondino» racconta Maria Luisa Malan Benech, pronipote del pastore Peyrot. A quante cose può servire un oggetto nel corso della sua storia. Così è successo anche alla carriola fotografica ideata intorno al 1870 dal pastore valdese e valente fotografo David Peyrot (1854-1915).


Nato e cresciuto in una benestante famiglia di Luserna San Giovanni, il giovane Peyrot ideò una camera oscura viaggiante per trasportare l’ingombrante attrezzatura necessaria alla preparazione delle lastre fotografiche. Una brillante soluzione al problema di preparare i negativi al collodio umido qualche attimo prima dello scatto e di svilupparli subito dopo.
«La carriola di Peyrot è una delle poche al mondo. Inoltre è uno dei simboli dell’importanza della fotografia nella storia piemontese ed è per noi anche un modo per rendere omaggio a Maria Adriana Prolo, fondatrice del Museo Nazionale del Cinema e collezionista straordinaria a cui la famiglia Peyrot donò la carriola fotografica» commenta Donata Pesenti Campagnoni, conservatrice del museo.
In occasione della Giornata Internazionale dei Musei 2011, dedicata quest’anno a “Musei e memoria: gli oggetti raccontano la tua storia”, il Museo Nazionale del Cinema e l’Archivio Fotografico Valdese hanno deciso di ricordare il pastore Peyrot e la sua invenzione. La carriola, che fin dagli anni Quaranta era esposta all’ingresso di Palazzo Chiablese, è oggi in mostra alla Mole Antonelliana come oggetto simbolo dell’importante raccolta di Maria Adriana Prolo dedicata alla fotografia piemontese. Il fondo fotografico di David Peyrot, che raccoglie straordinarie immagini di famiglia, luoghi e volti delle valli valdesi e della Torino di fine Ottocento, è conservato presso l’Archivio Fotografico Valdese di Torre Pellice.
Per presentare la carriola fotografica, descritta come un vero e proprio “antro di un mago”, è stato realizzato il bel documentario “La carriola delle immagini. Andar fotografando tra le valli valdesi” di Giancarlo Tovo.
Valentina Porcellana

Guarda il film di Giancarlo Tovo